Le caratteristiche del design secondo Ambrogio Rossari
Ecco le dieci parole legate al design secondo Ambrogio Rossari, membro del Comitato scientifico selezione finale ADI Design Index 2018 e 2019 per il Compasso d’Oro 2020.
Leggerezza
Come diceva Calvino nelle Lezioni Americane leggerezza come valore e non come difetto. Un oggetto, un prodotto devono essere leggeri, fruibili, facili da capire anche se pesanti di per se.
Esattezza
Un’altra parola presa da Calvino, il progetto deve essere esatto, preciso e ben calcolato, deve colpire l’immaginazione ed emozionare.
Dettaglio
La cura dei dettagli è un punto fondamentale nel progetto di qualsiasi prodotto o servizio. Non basta un’idea geniale ma essa deve essere tradotta in dettagli precisi e curati.
Durabilità
Un oggetto deve durare nel tempo ed io sono stato educato in epoche in cui gli oggetti venivano usati da generazioni. Un progetto non deve diventare obsoleto rapidamente ma essere sempre attuale. Cito fra tutti la lampada di Castiglioni “Arco” un’icona ancora adesso in produzione e attualissima.
Riuso
Per tanti anni si è progettato senza pensare a cosa sarebbe successo al prodotto quando fosse finito il suo ciclo di vita. Purtroppo le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. La riusabilità delle componenti di un prodotto dovrebbe essere uno dei punti chiave nella progettazione industriale.
Funzionalità
Il progetto di disegno industriale deve essere fruito da tutti in modo comodo, sicuro e soprattutto funzionale.
Creatività
La creatività è assolutamente necessaria ma disgiunta dalle conoscenze dei materiali, delle tecnologie è come il pane senza la marmellata, buono ma mancante di qualcosa.
Curiosità
Achille Castiglioni diceva: “Se non sei curioso non farlo” ed io mi identifico molto in questa frase. La curiosità è alla base del design. Bisogna essere curiosi per andare avanti, percorrere nuove strade, conoscere nuovi materiali, nuove lavorazioni, nuove tecnologie, dettagli e nuove finiture.
Economicità
Un prodotto deve essere a costi contenuti e accessibili a tutti. Questo è un punto fondamentale del design. A mio parere è inutile produrre oggetti destinati a pochi privilegiati. Il design deve educare.
Bellezza
Finisco con una parola un po’ scontata. Il design deve educare alla bellezza e alla sua capacità di meravigliare come nell’arte e nell’architettura. Il Rinascimento insegna che la bellezza è un grande e importante valore. Il bello fa bene all’anima.
Biografia di Ambrogio Rossari
Nel 1966 si diploma al “Corso Superiore di Disegno Industriale” a Venezia. Nel 1970 consegue un Master in Product Design all’Institute of Design dell’IIT a Chicago. Inizia l’attività in proprio nel 1971. Lavora come progettista per aziende in Italia e all’estero in diversi campi: dai casalinghi in plastica, ai piatti in porcellana, ai bicchieri e agli accessori per la cucina. Dalle lampade ai prodotti per bagno. Progetta inoltre stand fieristici, mostre culturali in Italia e all’estero e si occupa di graphic design e comunicazione. Premio “Design Plus” nel 1987 a Francoforte e “Design Innovationen” a Essen (Germania). Suoi oggetti sono stati selezionati per il “Compasso d’Oro” del 1987, 1989 e 1991. Relatore in convegni internazionali sul design. Docente di un corso di progettazione all’IED di Milano. Dal Novembre 2010 a Gennaio 2017 Presidente di ADI Lombardia di cui ora è Past President. Nel 2013/14 Professore di Progettazione Industriale all’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona. Membro del Comitato scientifico selezione finale ADI Design Index 2018 e 2019 per il Compasso d’Oro 2020.
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