Nel 2019 il settore ceramico nazionale fattura 6,5 miliardi di euro con 27.500 addetti diretti. Per il comparto piastrelle, export a 4,5 miliardi di euro ed investimenti per 373 milioni, rispettivamente 84% e 7% del fatturato.
Martedì 9 giugno si è tenuta l’Assemblea annuale di Confindustria Ceramica durante la quale il Presidente Giovanni Savorani (riconfermato in questa occasione con il 100% dei voti per il biennio 2020-2021), assieme al Direttore Generale Armando Cafiero hanno presentato i dati consuntivi anno 2019 dell’Indagine Statistica Nazionale sull’industria della ceramica e hanno delineato le attuali azioni dell’Associazione sui temi di principale interesse per il settore.
L’industria ceramica italiana si compone delle imprese industriali attive nella produzione di piastrelle e lastre di ceramica, ceramica sanitaria, porcellana e stoviglieria, materiali refrattari e ceramica tecnica, laterizi. Sono 279 le industrie complessive attive in Italia nel 2019, che occupano oltre 27.500 addetti e che hanno fatturato 6,5 miliardi di euro. A questo si aggiunge l’internazionalizzazione produttiva in Europa e Nord America.
In particolare, per quanto riguarda le piastrelle di ceramica made in Italy sono 135 le aziende presenti sul suolo italiano, dove sono occupati 19.318 addetti, che nel corso del 2019 hanno prodotto 400,7 milioni di metri quadrati (-3,5%), tali da consentire vendite per 406,9 milioni di metri quadrati (-0,78%). Le vendite in Italia si posizionano a 83,5 milioni di metri quadrati (+1,3%). In lieve flessione i volumi esportati, pari a 323,4 milioni di metri quadrati (-1,3%). Il fatturato totale delle aziende ceramiche italiane raggiunge così i 5,34 miliardi di euro (-0,73%), derivante per 4,5 miliardi dalle esportazioni (-0,8%) – quota dell’84% sul fatturato – e da 832 milioni di euro in Italia. Nel 2019 gli investimenti sono stati 373,1 milioni di euro (7% sul fatturato annuo), in calo di un quarto rispetto all’anno precedente durante il quale erano ancora in vigore gli incentivi fiscali, ma ancora nettamente superiori ai volumi pre Industria 4.0.
Sono invece 30 le aziende industriali produttrici di ceramica sanitaria in Italia, di cui 27 localizzate nel distretto di Civita Castellana (Viterbo). L’occupazione nazionale è pari a 2.672 dipendenti, e la produzione è stata pari a 4 milioni di pezzi. Il fatturato è di 338,8 milioni di euro, con vendite sui diversi mercati esteri pari a 152,5 milioni di euro (45% del totale).
“Il Covid 19 ha stravolto in questi mesi le nostre vite e dopo l’emergenza sanitaria dobbiamo purtroppo affrontare anche un’emergenza economica e sociale. Il nostro settore ha perso in questo periodo oltre 350 milioni di euro di fatturato, con la necessità di un forte ricorso alla cassa integrazione in tutti i nostri comparti. Fondamentale per la ripresa e per gli effetti sull’occupazione è il rilancio dell’economia nazionale. Gli interventi già previsti dal Governo come il superbonus del 110% per efficienza energetica e sismica vanno nella giusta direzione, ma sono necessari urgenti interventi di semplificazione amministrativa per far ripartire gli investimenti privati e pubblici. Tra questi aspettiamo che vengano avviate al più presto anche opere per le quali sono stati completati tutti gli iter autorizzativi come il collegamento autostradale Campogalliano -Sassuolo”, ha detto Savorani.
“Su questi temi abbiamo inviato al Governo una lettera congiunta con le Organizzazioni Sindacali, dove richiediamo tra l’altro di equiparare l’efficienza idrica all’efficienza energetica per le potenzialità che ne possono derivare in termini di ristrutturazione dell’obsoleto patrimonio edilizio nazionale e di risparmio di centinaia di milioni di metri cubi di acqua potabile. In parallelo è fondamentale tutelare la tenuta delle imprese con una efficace applicazione dei provvedimenti per garantire la necessaria liquidità e assicurarne la competitività a livello internazionale. Per questo bisogna intervenire ora sul differenziale dei nostri costi per l’energia rispetto ai principali concorrenti e evitare oneri aggiuntivi per l’applicazione del sistema dell’Emission Trading che sono insostenibili in questa fase. Oggi abbiamo anche presentato ai nostri Soci la terza fase della campagna sui “Valori della ceramica”, che dopo aver promosso nelle fasi precedenti le caratteristiche e le destinazioni d’uso dei nostri prodotti, andrà a promuovere le loro performance rispetto ai materiali concorrenti. Si compone di una serie di 7 video da 15″ che contiamo di diffondere nella seconda parte dell’anno sui canali web e social in Italia e nei principali mercati internazionali”.
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