L'azienda nata nel 2000 grazie alla continua attività di ricerca e sviluppo, è cresciuta incontrando il parere favorevole di una clientela sempre in crescita.
Soffioni, saliscendi, pannelli e colonne doccia, docce a mano, shut-off, bracci e accessori. Damast da quasi 20 anni propone al mercato prodotti innovativi “a misura di persona”, per dare forma a una vera “cultura della doccia” come momento di serenità e benessere, sempre con un occhio di riguardo al risparmio idrico.
Dinamica, giovane e intelligente, tre parole per definire un modo squisitamente unico di essere lo specialista della #doccetteria, coniugando alta qualità, stile, freschezza ed originalità. Questa l’essenza di Damast, azienda piemontese con sede a Invorio, in provincia di Novara, nata nel 2000 e specializzata in progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi funzionali per la doccia.
Soffioni, saliscendi, pannelli e colonne doccia, docce a mano, shut-off, bracci e accessori: non solo strumenti che veicolano l’acqua in maniera efficiente e sofisticata, ma dispositivi di benessere e piacere nella sala da bagno, oltre che di relax e comfort.
Questo e molto altro racchiude il concetto di #doccetteria lanciato dall’azienda, da sempre promotrice di una vera e propria “cultura della doccia”, piacevole, efficiente ed ecosostenibile. Un vero e proprio mondo di soluzioni che, accanto al sito istituzionale www.damast.it, trova espressione anche in due siti internet dedicati, dove è possibile approfondire le principali linee di prodotto ed i punti di forza Damast: www.doccetteria.it e www.showerland.it.
“Noi di Damast – spiega Concetta Mastrolia, AD di Damast – vediamo la doccia come un momento che dedichiamo a noi stessi che porta tranquillità e serenità grazie all’incontro con l’acqua in un ambiente funzionale e gradevole. La #doccetteria è un mondo in cui ci riconosciamo da sempre, un settore diverso dalla rubinetteria: è venuto il momento di sottolineare questo distinguo. Con impegno e passione guardiamo alla capacità di governare l’acqua attraverso prodotti dotati di dignità propria ed oggi sempre più portatori di benessere“.
Un benessere che va a braccetto con l’attenzione per l’ambiente. Damast è infatti impegnata da anni in prima linea in campagne di sensibilizzazione per il risparmio dell’acqua e nella promozione di prodotti dotati di tecnologie Water Saving ed Air System, dispositivi a risparmio idrico pensati per garantire, oltre al massimo comfort, la tutela delle risorse idriche. In particolare l’azienda propone docce che preservano dagli sprechi d’acqua mantenendo nel contempo un getto ben corposo. Una sensibilità che rappresenta un plus valore e proietta ancora di più l’azienda verso il futuro.
Questa lungimirante e articolata visione di Damast del mondo della doccia si traduce in un ricco catalogo di prodotti creativi, di alta qualità, innovativi e moderni, progettati secondo la filosofia “Design for All”, a misura di persona (anche di bambino, anziano, disabile).
La doccia così diventa sinonimo di versatilità, un’abitudine uguale per tutti eppure diversa per ciascuno. E Damast da quasi 20 anni lavora su ricerca e sviluppo proprio per rispondere ad ogni esigenza con articoli che possano soddisfare le personali preferenze. “Accogliere le richieste di un cliente significa comprenderne le necessità anticipando a volte le tendenze di mercato, guidarlo nel processo di acquisto e suggerire il prodotto” è la filosofia che guida l’azienda.
In un’ottica di prodotto personalizzato e fatto a misura di persona gli articoli Damast – vera peculiarità – sono combinabili tra loro in molteplici soluzioni. Una opportunità in più per i clienti, che l’azienda ha definito “L’equazione intelligente”: l’abilità nel mixare gli elementi come spinta alla creatività.
I prodotti Damast nascono sulle colline novaresi a ridosso del Lago d’Orta – cuore pulsante del Distretto della Rubinetteria e del Valvolame – e da lì partono per raggiungere le destinazioni di tutto il mondo, anche grazie alla vicinanza dell’azienda con le principali arterie autostradali e vie di comunicazione internazionali.
Damast è parte di un polo industriale strutturato, in grado di gestire una filiera produttiva ordinata e precisa. Sui suoi 25.000 mq di superficie trovano spazio gli stabilimenti dediti a produzione, assemblaggio, controllo qualità; uno show-room espositivo; la palazzina degli uffici, centro nevralgico dell’azienda e del suo Centro Stile interno e due grandi magazzini logistici. Oltre allo spazio mensa, nella struttura vivono anche una biblioteca ed una sala polivalente che ospita mostre, eventi, installazioni, luogo di incontro tra il mondo della #doccetteria, del design e la grande passione per l’arte che pervade l’azienda.
A collegare i singoli stabilimenti, un “cordone ombelicale” coperto che si snoda e che non solo protegge, ma unisce e simboleggia anche la sinergia tra produzione e know-how, consapevolezza e lungimiranza, tradizione ed innovazione. Completa questa grande cittadella produttiva un rigoglioso polmone green di 2.500 mq, composto da un frutteto e da un parco piantumato con alberi, siepi e verde ornamentale.
È questa la miscela che dal 2000 ad oggi, anno dopo anno, ha saputo rendere Damast una realtà affermata ed in costante crescita, sempre più apprezzata dalla clientela.
Damast compie 20 anni, ma la sua storia ha radici lontane.
1980, le origini: il piccolo laboratorio in una cantina
La storia di Damast è legata a doppio filo a quella del suo partner più longevo, Vifra, storica azienda di Invorio (NO) specializzata in progettazione, stampaggio e assemblaggio di materie plastiche. Tutto nasce da una piccola attività artigianale in una pertinenza della casa della famiglia Vicari in Via Matteotti: è in quei 50 metri quadri che si gettano le fondamenta delle future Vifra e Damast. L’ormai leggendaria “pressa Negri e Bossi” acquistata da Francesco Vicari (scomparso pochi anni dopo) diventa l’inizio di una avventura che prosegue fino ad oggi. Sotto la guida di Marino Vicari, figlio di Francesco, nel 1986 si dà il via ai primi stampaggi di materie plastiche.
Una produzione diversificata
Corsetteria, ombrelli, oggettistica, cosmetica, giocattoli, componenti per auto e, soprattutto, rubinetteria. Una produzione diversificata unita da due comuni denominatori: la finitura, ossia la cromatura, e l’alta valenza estetica del prodotto. Puntando su qualità e innovazione Vifra lavora al servizio di settori e aziende molto forti nel Novarese, finché qualcosa arriva a stravolgere completamente il mercato: l’import incontrollato dalla Cina.
1991, la sede di Via Vedani
Mille metri quadri a disposizione, cicli produttivi articolati e automatizzazione dei processi. Vifra lascia il piccolo laboratorio di Via Matteotti e nel 1991 si trasferisce negli ampi spazi di Via Vedani. Lì inizia a fare le cose in grande e proprio lì, in quello spazioso e luminoso capannone, perfetto esempio dell’architettura industriale degli anni Sessanta, qualche anno dopo vedrà la luce Damast, grazie all’entusiasmo e all’intraprendenza di una donna lungimirante.
1992, l’ingresso di Concetta Mastrolia
Moglie di Marino Vicari e forte dell’esperienza in una importante azienda di Cosmetica milanese, Mastrolia nel 1992 inizia a lavorare per Vifra, facendosi promotrice di una importante campagna di divulgazione. “C’era poca conoscenza della materia – racconta Mastrolia – era importante chiarire che non eravamo una rubinetteria ma ci occupavamo di stampaggio di materie plastiche, si doveva lavorare sull’identità, sulla cultura dello stampaggio. Al tempo stesso ci si dedicò anche al capannone di Via Vedani, alla sua valorizzazione estetica e strutturale. Negli anni successivi molte fotografie scattate per i cataloghi Damast hanno avuto il capannone di Via Vedani come location, oltre a eventi e mostre d’arte, come segno di continuità e amore per quel luogo”.
2000: nasce Damast, azienda dall’anima materna e femminile
A fine anni Novanta, venuti meno molti dei settori a cui Vifra si era rivolta fino a quel momento, l’azienda invoriese sceglie di mettere a punto delle serie di stampi esclusivi legati alla rubinetteria, facendo tesoro dell’esperienza e della storia del territorio. È a questo punto che nasce l’illuminazione: “Ci siamo ritrovati – racconta Mastrolia – con più di venti donne che assemblavano per Vifra prodotti stampati da Vifra. Si è deciso allora di costituire una società che fosse una costola di Vifra e ne fosse una azienda di servizio”.
La nuova realtà imprenditoriale vede la luce nel 2000 e viene battezzata “Damast”, risultato dell’acronimo di Dalia, Marco e Stella, i nomi dei figli di Marino Vicari e Concetta Mastrolia, quei figli praticamente nati e cresciuti in azienda: “Giocavano con le parti che realizzavamo per la Mattel: pareti del castello di Barbie, il cofano di una macchinina e così via…” racconta Mastrolia col sorriso. Con il nome nasce anche il logo, frutto dello studio della spirale della conchiglia, un modo per evocare lo stato primordiale di un progetto e all’interno la figura della donna, “mamma” e mente di questa iniziativa.
Gli anni dell’import selvaggio
Mastrolia costituisce Damast con 99 milioni di lire. “Erano tempi in cui per creare una società bastava molto meno, ma io ci credevo fortemente e ho messo tutto nel capitale sociale” racconta. Damast però si trova subito ad affrontare un mare tempestoso: poco dopo si registra infatti una grave implosione del settore della rubinetteria che costringerà a portare da 25 a 5 il numero delle dipendenti della neonata azienda. Ma al timone c’è una donna che non si fa scoraggiare: va avanti, cerca nuove strade e, proprio in quel momento, sceglie di investire ancora, acquistando una macchina assemblatrice.
La vicinanza di Marino Vicari, imprenditore-viaggiatore
Soprattutto Mastrolia, forte dell’esperienza del marito Marino Vicari con Vifra, guarda con lungimiranza, intelligenza e preparazione, agli scenari esteri. Il suo bagaglio di imprenditore attento agli scenari internazionali, la sua cultura imprenditoriale di ampio respiro in grado di precorrere i tempi della “globalizzazione”, faranno la differenza tanto per Vifra tanto per Damast. I viaggi hanno permesso di sviluppare nuove soluzioni di prodotto, di aprire la vendita non solo al mercato italiano ma anche a quello estero, in particolare al Medio Oriente e al Nord Africa. E i viaggi sono stati determinanti per avere gli strumenti necessari per affrontare con preparazione e cavalcare con intelligenza “l’onda cinese”.
Importare, ma solo qualità
“Le grandi aziende – racconta Mastrolia – iniziarono ad acquistare in Cina creando una bolla di inquinamento di prodotto che ha intossicato il mercato. Il grave errore fu importare prodotti senza conoscerne le caratteristiche e la qualità. Il discorso valeva soprattutto per l’ABS, che dopo poco tempo si “scromava”. E questo andava a discapito anche nostro, che l’ABS lo producevamo. Ma abbiamo insistito e nel tempo siamo riusciti a far esplodere quella bolla. Come? Lavorando sempre sulla qualità del prodotto, testato e provato in ogni parte e in ogni passaggio. Anche noi importavamo dalla Cina ma con cognizione, scegliendo prodotti di qualità realizzati in fabbriche dove le persone lavorano in condizioni dignitose. Siamo stati i primi e gli unici a dire negli anni 2000 ‘Noi importiamo dalla Cina’. Questo inizialmente ci ha screditato ma le nostre importazioni cinesi non hanno mai avuto problemi di qualità perché erano scelte con cura e testate. C’è voluta molta fatica per trasmettere questo messaggio. Ma la trasparenza alla lunga paga”.
2007, la cittadella produttiva di Via Barro
È nel 2007 che Damast e Vifra si trasferiscono in Via Barro, sempre a Invorio, dove entrambe hanno tuttora sede. Una struttura di 25 mila metri quadri, ampia, luminosa e accogliente. Nasce così quella che anno dopo anno si afferma sempre più come la “cittadella produttiva Vifra-Damast” di Invorio. Due realtà forti e con personalità ben distinte ma in armonia tra loro e unite da obiettivi comuni: la soddisfazione del cliente, l’attenzione all’ambiente e il legame con il territorio prima di tutto. Il sogno nato quasi 30 anni prima in una cantina poco distante si è tramutato in un polo di riferimento per il territorio. All’interno un parco macchine ad altissima tecnologia in costante aggiornamento (a settembre 2018 l’arrivo dell’ultima pressa), automatizzazione, creazione di prototipi e test. Produzione e polo commerciale.
La svolta: il lancio dei Saliscendi
“Venivo dal mondo della cosmetica e dei profumi – racconta Mastrolia – volevo fare qualcosa di nuovo, ho ideato il prodotto, il packaging, il marketing e il catalogo…”
È sempre il 2007, anno fondamentale nella storia di Damast, quando l’azienda realizza sei modelli di Saliscendi per doccia, imboccando una strada che regalerà risultati e soddisfazioni dopo tanti sacrifici ed investimenti. Migliaia di pezzi venduti in poco tempo, da questo momento Damast non sarà più azienda di servizio per Vifra, ma Vifra diventerà suo fornitore. Due business partner assolutamente indipendenti ma in stretta relazione tra loro.
Il primo originalissimo catalogo
Per lanciare i sei Saliscendi, Damast opera una scelta rivoluzionaria per il settore, realizzando il suo primo catalogo, intitolato “COSÌ”: una pubblicazione fotografica che segna una volontà di rottura e innovazione rispetto agli ormai obsoleti cataloghi tecnici, pesanti e voluminosi. “Così” è la perfetta espressione di una azienda che ha qualcosa di nuovo da dire e vuole affermare il forte legame con il territorio e la propria unicità: protagonisti delle immagini sono i commercianti, gli artigiani e le associazioni di Invorio, ritratti con le doccette Damast in situazioni ironiche e surreali all’interno dei loro negozi e botteghe. L’esperimento è un successo e raccoglie molti consensi, tanto da richiedere in poco tempo una ristampa.
2018: benvenuta #doccetteria
Quello di Damast è stato un percorso consapevole fatto di importanti esperienze in Italia e all’estero, percorso che ha permesso all’azienda, raggiunta simbolicamente la maggiore età, di potersi separare dalla classica rubinetteria, andando a creare un settore a sé, legato al mondo della doccia, un ambito parallelo ma indipendente. Da 18 anni specializzata in docce, soffioni e saliscendi, Damast si è voluta ancora una volta mettere in gioco con creatività e ironia promuovendo il lessema #doccetteria, candidandolo a diventare sinonimo di un vero e proprio genere.
La storia di un grande amore
“Più che la storia di una azienda – racconta Concetta Mastrolia – è una storia d’amore. Nessuno avrebbe mai scommesso nulla su queste due realtà. Non c’erano capitali ma c’era la voglia di divertirsi e di realizzare qualcosa che tutti intorno a noi ritenevano impossibile, in una piazza popolata da grandi nomi dell’industria di settore. Ma sapevamo di avere qualcosa da dire”.
Il tutto reso unico da un modo specifico di fare impresa in cui è stato determinante il senso di famiglia, l’approccio femminile e la valorizzazione delle differenze. E i segni di questa unicità sono ovunque, a partire da quella timeline fotografica che accoglie chi entra in azienda: i bambini che giocano, le foto dei nonni, i sorrisi dei dipendenti, e la tradizione del pranzo di Natale in azienda. Momenti e persone che hanno fatto la differenza e continuano a farla, giorno dopo giorno.
Il polo produttivo oggi
Damast è parte di un polo industriale strutturato in grado di gestire una filiera produttiva ordinata e precisa. Sui suoi 25.000 mq di superficie trovano spazio gli stabilimenti dediti a produzione, assemblaggio, controllo qualità; uno show-room espositivo; la palazzina degli uffici, centro nevralgico dell’azienda e del suo Centro Stile interno e due grandi magazzini logistici. Oltre allo spazio mensa, nella struttura vivono anche una biblioteca ed una sala polivalente che ospita mostre, eventi, installazioni, luogo di incontro tra il mondo della #doccetteria, del design e la grande passione per l’arte che pervade l’azienda. A collegare i singoli stabilimenti, un “cordone ombelicale” coperto che si snoda e che non solo protegge, ma unisce e simboleggia anche la sinergia tra produzione e know-how, consapevolezza e lungimiranza, tradizione ed innovazione. Completa questa grande cittadella produttiva un rigoglioso polmone green di 2.500 mq, composto da un frutteto e da un parco piantumato con alberi, siepi e verde ornamentale.
Dove Siamo
Damast e il mondo della #doccetteria. Dal 2000 progetta, produce e commercializza sistemi funzionali per la doccia puntando su qualità, efficienza ed eco sostenibilità. Online anche su www.doccetteria.it e www.showerland.it.
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