Industria & Design: il sodalizio tra Azzurra e Diego Grandi

Spinto dalla volontà di comunicare in modo differente le proprie collezioni e di cambiare, se non invertire, i paradigmi della sua visione dello spazio bagno, il produttore di ceramica sanitaria Azzurra, “generazione millennial”, ha affidato all’architetto e designer Diego Grandi una importante missione: dare una nuova presentazione alla sua produzione, poliedrica e innovativa, costruita negli anni in collaborazione con vari progettisti e designer, appartenenti a scuole e generazioni diverse tra loro ma uniti dalla sensibilità per la materia ceramica e dal fascino per una tecnologia produttiva sempre e comunque contaminata dal saper fare artigianale.

Impegnati nella ricerca di un linguaggio comune e di una sintesi condivisa di un’idea di bagno che potesse rappresentare al meglio l’identità di entrambi, Diego Grandi e Azzurra hanno proposto al pubblico la prima esperienza concreta della loro collaborazione nel febbraio 2019 con “Shower-Up.Rethinking Dimensions”, allestimento della vetrina dello showroom di Azzurra in via Giuseppe Sacchi, 9 a Milano, che non è passata inosservata agli osservatori e da cui è nato un vero e proprio Progetto Vetrine, necessario veicolo per raccontare l’identità di un’azienda “in trasferta” nella città delle vetrine per eccellenza in Italia e nel mondo.

Prove di una sinergia ben riuscita, che ha dato lo scatto alle fasi successive di questo iniziale lavoro di consulenza artistica che Diego Grandi e Lorenzo Rossini, titolare di Azzurra insieme ad Alberto Serraglini, ci hanno raccontato di persona presso l’agenzia Rota&Jorfida | Communication and PR a Milano. Un nuovo sito, già on line in fase beta, e un nuovo catalogo che potremo sfogliare a metà settembre. In entrambi i casi, l’obiettivo dichiarato da Lorenzo Rossini è quello di “dimostrare la capacità di Azzurra di elaborare un sistema di arredobagno, proponendo soluzioni complete oltre che singoli elementi. Per prima cosa si è reso necessario riorganizzare la nostra ampia e decennale produzione, motivo per cui l’abbiamo affidata all’intelligenza creativa di Diego Grandi, perché la facesse sua e ce la restituisse con una nuova architettura”.

Questo che avete letto è un estratto dell’articolo che si trova sul numero 315 del Bagno Oggi e Domani che potete leggere QUI.