Lavorare a quattro mani, processo abituale per Michela e Paolo Baldessari, titolari dello studio Baldessari e Baldessari Architetti e Designers. Ecco cosa significa per loro nella nuova rubrica B Critic del Bagno Oggi e Domani
“Lavorare a quattro mani è un viaggio nel progetto a volte percorso a velocità sostenuta, altre a velocità più basse, financo a passo d’uomo, vissuto con un ritmo mai uguale, sempre diverso, che rende il nostro procedere molto vivace, stimolante aperto”, racconta Paolo Baldessari dello studio Baldessari e Baldessari Architetti e Designers. “Vuol dire spingere in alto il confronto, il contraddittorio, senza concessioni di sorta alle reciproche tesi di entrambi, certi di ritrovarci allineati, concordi e convinti sulla proposta finale redatta. Lavorare a quattro mani vuol dire lavorare in autonomia con un piacere che viene da un dialogo che è robusto e che ci consente anche, e non è poco, un nervo sempre scoperto.”
“Ci ammalia sempre il magnifico garbo, l’eleganza, l’altissimo contributo al dibattito, la passione e la competenza assoluta del caro Oscar, talché siamo felici di portare qualche pensiero, qualche piccola riflessione, qualche piccola esperienza articolata per l’occasione alla rivista da lui fondata quasi 50 anni fa, come una sorta di lettera scritta a quattromani, ed inviata ad un amico. È una pratica, quella delle quattromani, che conosciamo bene ed è diventata il nostro unico ed abituale modo di procedere, nel nostro lavoro. Michela ed io, abbiamo incrociato il nostro sodalizio professionale, ma ci diverte più dire, abbiamo “fuso e confuso” le nostre reciproche conoscenze acquisite nei nostri diversi percorsi formativi. Michela, industrial design allo Ied a Milano allora ancora in piazza Diaz, io architettura allo Iuav a Venezia al tempo di Gino Valle e Carlo Scarpa”.
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