Attualità

B-Critic #6 by Francesco Lucchese

Il design è servito

Tra il 1973 e il 1974 Garinei e Giovannini scrissero con Iaia Fiastri Aggiungi un posto a tavola, musical liberamente tratto dal romanzo After me the Deluge di David Forrest (1972). La qualità dei testi, insieme alle musiche di Armando Trovajoli e alle corografie di Gino Landi, fecero del musica un cult tuttora presente nella programmazione dei maggiori teatri.

Lo spirito della commedia ha sempre trovato una riflessione nelle scelte caratterizzanti della mia carriera di creativo: quando presi la decisione di spostare il mio studio da Varese a Milano, una voce “onnipotente” mi suggerì infatti di fare dello spazio di lavoro un luogo in cui si potesse sempre “aggiungere un posto a tavola”. Tutto ciò aveva  come obiettivo quello di costruire nel tempo una vera e propria comunità di amici, sì legati alla passione per la cucina, ma anche interessati a creare con il cibo un’occasione per scambiarsi opinioni ed esperienze legate al mondo del design.

Lontano dal voler emulare Don Silvestro prete, il cui compito era quello di imbarcare nella nuova arca la comunità per salvarla dal Diluvio Universale (e quindi, metaforicamente, per salvare gli amanti del design), provo nel contesto del mio studio a riunire periodicamente amici, progettisti, clienti e giornalisti per parlare del design e delle sue possibilità ancora vive. Si parla ad esempio di quanto si può portare avanti la comunità del buon design, non solo lanciando nuovi prodotti ma promuovendo nuove intenzioni ed iniziative capaci di superare il gap di un circuito a volte troppo chiuso su sé stesso.

Nella storia di Forrest tutti i personaggi si rivolgono al sindaco per avere il legname utile alla costruzione dell’arca con cui salvarsi dal diluvio ma lui, per invidia ed avidità, nega l’aiuto. Il nostro momento storico non ha bisogno di Sindaci Crispino, ma al contrario necessita di generosi imprenditori disposti a cambiare lo stato di stagnazione in cui spesso noi designer ci troviamo.

Questa nuova concezione di “salvezza” della comunità è quindi intesa come continuo, piacevole ed immediato confronto tra progettisti che vogliono innovare, imprenditori che vogliono farsi mecenati di un cambiamento e giornalisti che vogliono comunicare le grandi svolte del design. Ecco perché aggiungere un posto a tavola è diventato nel mio studio non solo una modalità operativa di scambio e di confronto progettuale, ma anche un’occasione per alimentare il dibattito sul design e le sue nuove possibilità.

Si accettano prenotazioni.