Insegnare il Design. Università e Industria
Il contributo che l’architetto e designer Marco Zito regala alla nostra rivista tratta il tema del rapporto tra Industria e Università, un rapporto fondato sul progetto di ricerca. Stiamo parlando, ovviamente, di ricerca che basa le sue radici nel progetto di design del prodotto.
“I tre elementi/ingredienti: Università + Design + Impresa possono generare, se ben dosati, uno scambio proficuo, non banale. Quasi un cortocircuito creativo. Il progetto di disegno industriale diventa ancora più significativo e interessante nel momento in cui l’innovazione viene espressa dal trasferimento di contenuti tra tipi di progetto e discipline diverse. In questo senso, lo scambio tra aree può produrre risultati positivi e inaspettati che generano innovazione. Didatticamente, il successo della trasmissione del sapere e soprattutto del fare, (cultura materiale che è presidio dell’impresa) consiste nella capacità di fornire una coscienza critica elastica capace di tracciare vie “sinuose” tipiche della ricerca.
Possiamo individuare due luoghi privilegiati in cui avviene la ricerca: l’Industria e l’Università. La ricerca condotta all’interno dell’industria è spesso condizionata dalle logiche generali del mercato, ma spesso l’industria possiede mezzi e tecnologie di cui l’università non dispone (almeno nel nostro Paese). Per contro, la ricerca condotta dall’Università è “libera” e può dunque godere di un campo d’azione critico e creativo più ampio. Paradossalmente, entrambe le situazioni possono presentare spazi incompleti, non finiti che probabilmente, quando condivisi, rappresentano i luoghi più interessanti e fecondi per produrre innovazione. È ovvio che la conoscenza dei due ambiti, da parte di chi guida la ricerca, è condizione di base per il successo dell’azione pedagogica. La stretta collaborazione tra i due soggetti può produrre un’azione positiva che mette in equilibrio i due spazi incompleti generando un nuovo sistema per la gestazione del processo progettuale innovativo. Per allenare il futuro di progettista nei confronti di un mondo che evolve e muta quotidianamente è necessario fornire insieme elementi critici, tecnici e culturali che risiedono in quella cultura del progetto che necessita del dialogo stretto tra industria e università.
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