Attualità

BAGNO ARCHITETTURA #343 | “Uno Nessuno Centomila”, il progetto di NINE Associati

NINE Associati propone un’interpretazione evoluta del concetto di total look, in cui totalizzante è la forma. Ispirandosi al mondo della moda, i tre architetti e designer hanno provato a rileggere in chiave architettonica gli slanci (e gli estremi) dell’haute couture.

NINE Associati con il suo progetto per Bagno Architettura ci propone un’interpretazione evoluta del concetto di Total Look. Paolo Emilio Bellisario, Emilia Caffo e Matteo Di Sora hanno condotto un’indagine approfondita su un tema generalmente vicino al mondo della moda, ne hanno riletto i principi, ma hanno abbracciato gli slanci, anche estremi, tipici dell’haute couture, che li hanno spinti oltre gli abituali paradigmi della progettazione.

Ecco uno stralcio dell’articolo presente sul numero #343 del Bagno Oggi e Domani.

“Uno Nessuno Centomila” è uno spazio inclusivo che accoglie i nostri variegati modi di essere e di vivere l’ambiente che, più degli altri, mette in risalto le essenze e le diverse personalità di chi vive la casa. Il progetto è un contenitore evoluto, altamente tecnologico e compatibile con i gusti e le esigenze di tutti, in cui è installato un monoblocco scultoreo intorno a cui ruotano la vasca, il lavabo, il wc e una zona “neutra” che funziona da piano d’appoggio.

Il progetto nasce dall’ascolto di due suggestioni che, rispettivamente, migliorano e arricchiscono con nuove funzioni le strutture orizzontali dell’ambiente. Entrambi i solai, infatti, sono realizzati con lamelle modulari aventi una sezione a forma di H che ospitano, quando usate a pavimento, il sistema di riscaldamento, gli scarichi delle acque, il sistema di raccolta e smaltimento dello sporco e le canalizzazioni che emettono aria calda e vapore per trasformare l’ambiente in un hammàm. Il solaio superiore accoglie, invece, il sistema di raffrescamento, l’illuminazione, i diffusori per la musica e, nella zona dedicata alla doccia, delle tubazioni speciali con dei particolari tagli sulle lamelle che consentono l’erogazione dell’acqua.

Paolo Emilio Bellisario, fondatore insieme a Emilia Caffo e Matteo Di Sora dello studio NINE associati, ci ha raccontato che il progetto è il risultato di una trasposizione tecnologica di sistemi, già adoperati in altri ambiti come piscine o SPA, rivisitati e ingegnerizzati, sia dal punto di vista impiantistico sia tecnologico, per essere adattati all’interno dell’abitazione. La stessa trasposizione è stata elaborata per il sistema di recupero delle acque reflue. Dagli scarichi, le acque, attraversando sistemi di decantazione e fanghi attivi, vanno in un serbatoio si smistamento, dal quale grazie ad un sistema di potabilizzazione delle acque (mediante debatterizzatori UV, processi di osmosi inversa, passando per addolcitori ed opportuni filtri) il 60% delle acque viene riutilizzato per acqua sanitaria e il restante 40% viene riutilizzato per irrigazione. Le pareti del bagno sono completamente vetrate e intenzionalmente libere da ogni elemento aggiuntivo per non interrompere la percezione del monoblocco funzionale dagli altri ambienti della casa.

Bellisario ci ha spiegato che questo grande bagno è stato immaginato al centro dell’abitazione e, quindi, in comunicazione visiva con il resto della casa. La privacy è garantita da una sofisticata tecnologia, ispirata ai bagni pubblici di Shigeru Ban realizzati a Tokyo, che opacizza i vetri quando il bagno è utilizzato per uso privato. L’assenza di elementi sulle pareti ha suggerito la possibilità di renderle plurifunzionali, infatti, dall’interno diventano specchio, schermo TV, mega schermo per il cinema, oppure display per la chat di whatsapp. La particolare forma cava delle lamelle che compongono i solai consente “tappare” le concavità con qualsiasi finitura per la pavimentazione e il rivestimento del soffitto.

Nel progetto finale è stato scelto il cementoresina, ma la pavimentazione è estremamente personalizzabile utilizzando finiture come marmo, grès o legno. Il cementoresina è anche la materia del monoblocco, la scultura funzionale di grande impatto visivo e unico elemento tridimensionale del progetto. La stanza è stata lasciata volutamente libera, ma è immaginabile l’inserimento di piantane freestanding accanto al lavabo e alla zona doccia per appendere asciugamani e accappatoi. Un piano neutro del monoblocco funziona da piano d’appoggio per saponi, dispenser, spazzolini, ecc. Le ampie dimensioni del contenitore rivelano la volontà di facilitazione dei movimenti e l’intenzione di avere un ambiente di ampio respiro, all’interno del quale si possono svolgere, oltre alle funzioni proprie del bagno, anche altre attività di svago o contemplative.

L’ambientazione ideale del bagno è all’interno di una villa o di una casa unifamiliare costruita ex novo, il suo inserimento è stato immaginato anche all’interno di un ambiente di un palazzo nobiliare dove sono presenti degli spazi enormi in cui, spesso, è molto difficile posizionare i bagni senza evitare di danneggiare gli ambienti e le volte di copertura; il monoblocco, installato al centro di questi spazi, risolve la necessità di realizzare un bagno. Il progetto è pensato per un target medio alto, tuttavia potrebbe essere inserito in un’ampia camera da letto, mantenendo una sola parete vetrata che guarda verso il bagno, gli eventuali problemi relativi all’alloggiamento degli impianti a pavimento possono essere risolti facilmente realizzando un gradino per compensare il salto di quota.

LEGGI IL RESTO DELL’ARTICOLO SUL NUMERO 343 DEL BAGNO OGGI E DOMANI