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BAGNO ARCHITETTURA #345 | Il progetto Astrazione di Marco Pisati

L’architettura dello spazio immaginato da Marco Pisati induce a “staccarsi da sé stessi” e a compiere dei riti di passaggio, dalla realtà stressante e frenetica all’astrazione, per ritrovarsi attraverso i benefici dell’acqua.

Il progetto del bagno di Marco Pisati, protagonista della rubrica Bagno Architettura del numero #345 del Bagno Oggi e Domani, nasce dalle suggestioni di un viaggio in Giappone e dalle influenze delle architetture di Carlo Scarpa che hanno avuto una forte ascendenza sull’architetto. Il bagno è il risultato dell’elaborazione del concetto di tempio giapponese: l’acqua, elemento sacro e vicino a tutto ciò che è spirituale, è la protagonista del progetto ed è interpretata come un dono che arriva dal cielo e dalla terra. L’architettura dello spazio immaginato da Marco Pisati induce a “staccarsi da sé stessi” e a compiere dei riti di passaggio, dalla realtà stressante e frenetica all’astrazione, per ritrovarsi attraverso i benefici dell’acqua.

Marco Pisati ha costruito un’architettura partendo dal disegno del pavimento e riferendosi alle dimensioni del tatami che misura 3×6 shaku di area, dove lo shaku è una unità di misura tradizionale giapponese pari a circa 303 millimetri. “Il tatami è un’allusione, un tappeto d’acqua,” dice lo stesso architetto, ma è soprattutto il punto di partenza e l’elemento che caratterizza tutto il progetto; esso è utilizzato come un modulo replicabile e assemblabile a seconda delle funzioni inserite nello spazio. Il pavimento, dal punto di vista materico, è un mosaico nero.

Il colore scuro serve al progettista per ottenere un ambiente rarefatto, per far risaltare le funzioni, igieniche e sanitarie, tutte trattate con il colore bianco e per creare l’atmosfera adatta alla ritualità delle azioni. Ogni composizione modulare della pavimentazione, su cui è inserita una determinata funzione, è messa in evidenza da una cornice di cemento di colore grigio: una grande fuga che serve a far risaltare le differenti geometrie dei moduli. La lettura della pianta del progetto del bagno è molto semplice, ma allo stesso tempo, accuratamente definita in ogni sua parte: le funzioni del bagno sono disposte in maniera speculare e divise al centro da una sorta di corridoio, il cui lato misura 900 millimetri, all’incirca quanto il lato corto di un tatami, che attraversa tutta la lunghezza dell’ambiente e che collega l’ingresso e l’uscita del bagno.

La presenza di una porta di ingresso e un’altra di uscita ha una duplice ragione, l’architetto ha voluto realizzare uno spazio libero, sia dal punto di vista concettuale sia architettonico, in cui non fosse necessario ritornare sui propri passi una volta concluse le attività igieniche o rilassanti; il corridoio conduce verso l’uscita che funziona come punto di arrivo a una condizione di ritrovato benessere fisico e spirituale.

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Main partner del progetto sono:

CORDIVARI Termoarredo con accessori collezione TESSUTO

NEWFORM Rubinetteria lavabo e gruppo vasca collezione X_STEEL – Rubinetteria lavabo a soffitto collezione SENSITIVE

SIMAS Lavabi collezione PO•MO
Sanitari collezione VIGNONI

TECE Sistema canalina doccia TECEDRAINLINE Placca Wc TECESQUARE