A colloquio con l’architetto Marina Baracs che con la sua ventennale esperienza nella progettazione di interni di alberghi prestigiosi, ha seguito da protagonista l’evoluzione del bagno su scala globale.
Oltre ad ampliare il suo ruolo, il bagno ha vissuto un mutamento significativo anche in termini stilistici, passando dai decori e dall’abbondanza di accessori degli anni ’80 e ‘90 all’essenzialità della fase attuale. A fare da tendenza, restituendo al bagno un nuovo ruolo e un nuovo gusto, sono stati gli alberghi prestigiosi che hanno avvicinato culture e concezioni estetiche differenti. Cerchiamo di comprendere meglio i fattori che hanno determinato questo mutamento, attraverso la lunga e vivace intervista realizzata con Marina Baracs che, a partire dal lavoro svolto con LTW Design Works in tutto il mondo, si è dedicata in maniera sistematica alla progettazione degli interni di hotel, con relative camere e bagno.
“Quello della stanza da bagno oggi è un ruolo centrale, la stanza da bagno è un luogo da vivere e per chi ha avuto una visione lungimirante, lo è stato anche in passato. Quando circa 20 anni fa ho iniziato a lavorare con LTW Design a Singapore, mi fu affidato il compito di disegnare gli interni di un albergo a 5 stelle di Sydney, Australia. Ero molto giovane ed era la prima volta che svolgevo un incarico del genere, per cui chiesi da dove cominciare, sicura di dover partire dalla hall o dagli spazi comuni. Con mio grande stupore, mi fu detto di iniziare dai bagni delle camere degli ospiti, importanti non solo perché sono i luoghi dove si trascorre più tempo, ma anche perché definiscono il prestigio di un albergo. Con gli arredi è facile barare, scegliendo pezzi che appaiono più costosi di quello che sono in realtà, mentre col bagno non è possibile camuffare. Certo col tempo i materiali sono cambiati. Negli anni ’90 gli hotel di lusso avevano bagni fatti in marmo o mosaico, con miscelatori in metalli preziosi. Oggi l’incertezza dell’economia globale rende più cauti verso la spesa e i cambiamenti di gusto spingono verso materiali che trasmettono calore, sia al livello visuale che tattile
Leggi l’intervista integrale realizzata da Claudia Marfella a pag. 12 del Bagno Oggi e Domani n.299 e sulla rivista digitale al link
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