Attualità

Enrico Baj e la rubinetteria

Milano celebra Enrico Baj (Milano, 31 ottobre 1924 – Vergiate, 16 giugno 2003), uno dei maestri della neoavanguardia italiana e internazionale, con un’ampia retrospettiva protagonista delle mostre d’autunno, studiata per ripercorrere tutti i temi e i soggetti della sua lunga e poliedrica esperienza.

Dame Idrauliche, donne fiume. È stata la vera sorpresa della mostra “BAJ_ Baj chez Baj” visitata a Palazzo Reale a Milano e aperta fino al 9 febbraio. Da vedere, perché? Curata con intelligenza e affetto da Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj, conta quasi cinquanta opere di Enrico Baj distillate in un arco temporale che dai primi anni Cinquanta giunge all’alba del Duemila. La mostra è una piccola giostra che promette meraviglia e emozione. Visitandola si passa da un’opera d’arte a una storia, reale o surreale che sia, con la voglia di ripassare, di rifare il giro del teatrale, magico, ironico e pungente mondo qui raffigurato e che rappresenta una parte fondamentale dei lavori di Enrico Baj, di cui la mostra BAJ_ Baj chez Baj festeggia i 100 anni dalla nascita (Milano, 1924).

In questo mondo, raccontato con un linguaggio a volte sfrontato e schietto, altre volte sensuale e onirico, insieme a figure mostruose e minacciose si muovono molte figure femminili speciali. Figure vive: quando piangono l’anarchico Pinelli all’interno di un vero e proprio funerale vivente, oppure quando fluiscono dentro magici abiti creati dall’artista con occhi e mani fantasiosi al punto da immaginare Dame Idrauliche, donne che portano nomi di fiumi, la cui essenza sgorga da drappi e passamanerie, ma anche da sifoni, tubi, valvole e rubinetti che diventano ironiche parti anatomiche, “gingilli rubati al paradiso della rubinetteria”.

BAJ_Baj chez Baj offre un bel momento di riflessione e ispirazione, di creazione e invenzione, per adulti e per bambini!

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