Grazie a FederlegnoArredo e Aica nelle scorse settimane è stato approvato un emendamento che toglie il tetto massimo del 10% e lascia dunque alle strutture alberghiere piena libertà nell’utilizzo della detrazione per l’acquisto di mobili.
Nel 2014 è stato introdotto dal c.d. Art Bonus un credito di imposta a favore delle imprese alberghiere sulle spese effettuate per le ristrutturazioni, compreso l’acquisto di mobili e complementi di arredo.
Il provvedimento è stato rinnovato per il triennio 2017-2019 grazie alla Legge di Bilancio 2017, con uno stanziamento complessivo di 240 milioni di euro, destinato questa volta anche alle strutture agrituristiche, prevedendo un innalzamento del credito d’imposta dal precedente 30% all’attuale 65%,
Grazie all’impegno e al lavoro congiunto di FederlegnoArredo e Aica (Associazione Italiana Confindustria Alberghi), nelle scorse settimane è stato approvato un emendamento che prospetta grandi opportunità per le aziende di arredo: con la nuova norma non è più previsto il tetto massimo del 10% per le spese sostenute per l’acquisto di mobili, dunque le strutture alberghiere hanno piena libertà di scelta nell’utilizzo della detrazione.
Nel 2016, a fronte di una disponibilità di 5 milioni di euro – il 10% dei 50 milioni di stanziamento complessivo – le richieste di detrazioni per l’acquisto di mobili era stata di quasi 35 milioni di euro, più del 32% delle richieste totali tra mobili e ristrutturazioni. Nei giorni scorsi la cosiddetta “manovrina” ha messo il sigillo a questi cambiamenti, aprendo quindi uno scenario interessante per le aziende del settore.
Ora è necessario aspettare che il Ministero dei Beni Culturali pubblichi il decreto attuativo, dove saranno contenuti i dettagli operativi che le strutture alberghiere devono seguire per partecipare al click day – la finestra temporale durante il quale sarà possibile inoltrare le richieste di detrazione – senza dimenticare che nell’ultimo click day i fondi sono andati esauriti in soli 11 secondi.
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