Coerente con i propri valori, Ceramica Sant’Agostino continua il suo percorso nella ricerca della creatività sul territorio italiano e internazionale, inserendosi sulla piazza di Milano proprio in uno dei punti più frequentati della città
Nel cuore di Milano, nel Brera Design District, il nuovo showroom di Ceramica Sant’Agostino in Corso Garibaldi è un luogo suggestivo, illuminato da una luce calda e avvolgente. Le più recenti e iconiche collezioni spiccano su grandi pannelli all’interno di uno spazio che si sviluppa su due livelli ma è trattato come un’unica “scatola architettonica”. Ideatore dell’allestimento, lo studio Calvi Brambilla. La sede del nuovo showrooom, in un punto così strategico, evidenzia gli intenti e gli obiettivi dell’azienda, ancora oggi guidata dalla famiglia del fondatore, che con quasi sessant’anni di storia è uno degli attori italiani di riferimento del settore ceramico.
Coerente con i propri valori, Ceramica Sant’Agostino continua il suo percorso nella ricerca della creatività sul territorio italiano e internazionale, inserendosi sulla piazza di Milano proprio in uno dei punti più frequentati della città e a diretto contatto con i più importanti studi di architettura. “È il primo progetto che sviluppiamo con Ceramica Sant’Agostino, e fin da subito ci siamo trovati in grande sintonia – raccontano gli art directors Calvi Brambilla – Ad ispirare l’allestimento, è stato il valore di questa nuova tappa nel percorso di un’azienda di alto livello, solida e radicata nel territorio: il loro primo showroom a Milano richiedeva un abito ricercato per l’entrata in scena su un palcoscenico così importante. Unendo il tema del viaggio dalla sede in provincia di Ferrara alla città di Milano con il desiderio dell’azienda di uno spazio molto scenografico dove mettere in mostra le proprie collezioni, abbiamo immediatamente pensato al progetto di Franco Albini per la Linea1 della Metropolitana Milanese”.
Il segno grafico del corrimano rosso che nel progetto di Albini accompagna il viaggiatore dalla superficie e continua sulle scale fino alla banchina d’attesa dei treni, è stato reinterpretato con una nuova funzione espositiva nel progetto di Calvi Brambilla. Non una ma due linee orizzontali, rese dal punto di vista architettonico con tubi dalla finitura in titanio scuro, diventano i supporti di appendimento dei pannelli espositivi della collezione di Ceramica Sant’Agostino. Il risultato è un segno grafico dato dai tubi paralleli, che corrono lungo tutto il perimetro del piano terra dello showroom e, da un punto di vista funzionale, consentono di esporre in maniera molto flessibile il prodotto: i tubi, infatti, permettono una modularità variabile dei pannelli, che possono essere adattati a formati differenti, ma anche variare in numero a seconda della presentazione che si vuole esporre; il segno grafico rimane, ma le cornici che supportano il prodotto possono diminuire o aumentare come in un suggestivo sistema museale.
Le grandi cornici espositive, studiate nei minimi dettagli per contenere sia le lastre con un’unica finitura che le composizioni di piastrelle in formati più piccoli, mostrano al meglio le soluzioni che il prodotto ceramico è in grado di offrire all’interno dei diversi progetti architettonici. Al centro del piano espositivo, accanto al sistema di tubolari e cornici a parete, tre “totem”: si tratta di composizioni di diversi volumi e collezioni, rivestite in gres porcellanato e con integrazioni di altri materiali, come laccati e vetro, che unendo più tipologie di prodotti, creano dei veri e propri mood board tridimensionali. Il piano inferiore, concepito come area più operativa, ospita la materioteca, organizzata su un sistema a parete in tessuto che espone l’intero catalogo, e due grandi tavoli per esplorare i campioni e creare abbinamenti.
Architetti, designer, progettisti, amanti e curiosi dei prodotti ceramici potranno entrare in questo luogo espositivo non solo per visionare i prodotti Ceramica Sant’Agostino, ricercare le migliori soluzioni per i propri progetti e ricevere consigli e assistenza tecnica, ma anche in occasione di mostre ed eventi dedicati all’architettura, che nel corso dell’anno lo renderanno un punto d’incontro culturalmente vivo.
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