La percezione che il bilancio finale di Cersaie 2016 sarebbe stato positivo e per certi versi sorprendente aleggiava per i corridoi della fiera già dai primi giorni. I dati confermano le aspettative e rendono merito al grande sforzo messo in campo da Confindustria Ceramica e da Promos per far sì che l’edizione 2016 della manifestazione potesse segnare il passo. Obiettivo raggiunto grazie anche alla collaborazione e alla fiducia degli espositori.
L’attesa intorno a Cersaie 2016 è stata grande, e chi si è presentato all’apertura dei cancelli lunedì 26 settembre, per entrare e respirare in prima battuta l’aria di cambiamento promessa da Confindustria Ceramica e da Promos per questa edizione, non è rimasto deluso. Che Cersaie quest’anno abbia indossato una nuova veste lo hanno notato e lo hanno riconosciuto in tanti. Una veste intessuta di storia e professionalità, dal taglio preciso e deciso come è nello stile della manifestazione da oltre 30 anni, ma oggi con un tocco di nuova personalità. Come è giusto che sia se a indossarla sono nuovi soggetti, a partire dal nuovo responsabile organizzativo, Angelo Dall’Aglio, a cui Nerio Manfredini ha passato il testimone all’inizio di quest’anno, per poi salutare idealmente il pubblico di Cersaie durante la fiera affacciato a una finestra, con la tazzina di caffè in mano, da un edificio della mostra Cer-Sail. Un’immagine che resterà indelebile nei nostri ricordi.
Un nuovo tocco che ha persuaso anche molte delle aziende presenti le quali, per l’occasione, hanno adottato nuovi stili, nuovi linguaggi e nuovi contenuti espositivi, in linea con gli obiettivi e con la filosofia degli organizzatori e di Confindustria Ceramica, che in quest’ottica per tempo hanno rinnovato e ampliato strumenti, attività e canali di comunicazione (non ultimo quello della diretta social realizzata da Il Bagno Oggi e Domani con il supporto del collettivo di blogger Weblog, ndr).
La formula è stata convincente, e la somma di tutto vincente. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, di chi ha visto e vissuto da dentro ma anche di chi ha seguito da fuori giorno per giorno l’intensa attività che è andata in scena a Cersaie. Ed è nei numeri raccolti e diffusi in queste ore. Numeri di qualità, come ci raccontano le aziende che durante la settimana di Cersaie hanno finalizzato con soddisfazione il loro investimento nella fiera… portando a casa contratti e commesse reali.
Quest’anno Cersaie ha superato le 106.000 presenze (quasi 5.000 in più rispetto all’edizione 2015; +4,7%) grazie sia alla componente italiana che estera – che per la prima volta nella storia di Cersaie, supera soglia 50.000.
E’ questa la principale evidenza dell’edizione 2016 di Cersaie, che conferma accanto a piastrelle di ceramica ed arredo bagno, la qualificata ed ampia presenza di espositori di legno, marmi e pietre naturali destinati alle superfici. I sei settori espositivi registrano, su una superficie di 156.000 mq., la partecipazione di 852 espositori, provenienti da 43 nazioni differenti (+4 rispetto al 2015); 335 aziende straniere, quasi un terzo del numero complessivo. Comparto più rappresentato sono le piastrelle di ceramica con 491 imprese (di cui 237 dall'estero), seguito dall’arredobagno, che annovera con 194 presenze, a conferma di come Cersaie sia – per il comparto dell’arredobagno – in Italia la fiera con una partecipazione di aziende da posizione di vertice in Europa.
L’attrattiva della fiera, unita alla buona congiuntura sui diversi mercati internazionali, ha determinato un doppio segno positivo sui visitatori, sia italiani (+3,8%, per un totale di 55.625 presenze – dopo alcuni anni di sostanziale stasi) che quelli esteri (+5,7%), che invece proseguono nella loro corsa al rialzo arrivando a 50.976. Massiccia, come sempre, la presenza degli organi di informazione nazionali ed esteri, che ha raggiunto le 797 unità complessive, di cui 472 italiani e 325 esteri (quota del 40%). Questi numeri confermano Cersaie evento dedicato allo sviluppo del business globale per i materiali ceramici e da pavimento, oltre che per i prodotti dell’arredobagno, nonché potente motore propulsivo del commercio internazionale, la cui ulteriore conferma deriva dalle oltre 170 nazioni di provenienza dei visitatori.
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