Ha dato i suoi frutti il grande impegno promesso e concretizzato dagli organizzatori di Cersaie per l’edizione 2017, che ha chiuso i battenti a Bologna lo scorso venerdì 29 settembre con un numero di presenze maggiore del 4,7% rispetto all’edizione 2016. In totale 111.064 ingressi unici, corrispondenti a 111.064 persone che hanno calpestato i corridoi della fiera e hanno interagito con espositori, ospiti, prodotti e spazi lungo tutta la settimana del Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno.
“Sarà un altro Cersaie”. Lo abbiamo detto subito entrando in fiera lunedì mattina, e a distanza di qualche ora la prima impressione (a volte sbagliata…) si è fatta certezza. La densità di visitatori nei corridoi e soprattutto dentro agli stand è stata costante, a dispetto della tendenza delle ultime fiere di settore, italiane e straniere, che dopo i primi giorni e dopo il secondo caffè pomeridiano si svuotano. E a dispetto dello scetticismo di chi ritiene che per le fiere “commerciali”, appunto, non ci sia più spazio nel nostro settore. In attesa di analizzare i motivi (tra cui sicuramente la ripartenza di molti mercati) che hanno contribuito a incentivare, nello specifico la manifestazione da cui siamo reduci, ci atteniamo ai numeri divulgati ieri da Confindustria Ceramica (certificati, dichiarano gli organizzatori).
Cersaie 2017 ha raggiunto un totale di 111.604 presenze con una crescita del 4,7% rispetto all’edizione 2016, di cui 58.422 presenze italiane (+5,0%) e 53.182 estere (+4,3%) provenienti un po’ da tutti i paesi del mondo. In questo modo Cersaie torna a confermarsi come l’evento commerciale di riferimento per il mercato mondiale del settore rivestimenti e arredobagno, in grado di coinvolgere in modo trasversale tutti gli attori del settore provenienti dal mondo della distribuzione, dell’architettura, dell’interior design, della posa, e non ultimo anche dei consumatori finali.
In generale tutti i comparti rappresentati da Cersaie (rivestimenti di ceramica ma anche in legno, marmo, pietre naturali e carta da parati, e arredobagno) hanno registrato valori positivi. In tutto gli espositori sono stati 869 (+17 rispetto al 2016), di cui 323 straniere provenienti da 41 nazioni differenti. Il comparto più rappresentato è stato come sempre quello delle piastrelle di ceramica con 457 imprese, seguito dall’arredobagno che con 197 espositori ha confermato la sua centrale rilevanza nella manifestazione.
Congiuntura dei mercati ma anche offerta formativa e culturale di altro profilo hanno sostenuto l’attrattività di Cersaie. Grande partecipazione hanno registrato infatti le conferenze di architettura, la mostra ‘Milleluci’ al Padiglione 30, così come i ‘work in progress’ ed i seminari di formazione per architetti sulle tematiche delle grandi lastre tenutisi alla ‘La Città della Posa’. Anche le conversazioni di architettura e design 'Cafè della Stampa' realizzate con nove primarie testate del settore hanno riscosso successo, così come ‘Cersaie disegna la tua casa’ iniziativa aperta al pubblico di consumatori in cerca di consigli per la ristrutturazione della propria abitazione. Bene quest’anno anche il link con la città di Bologna grazie al programma della Bologna Design Week, ricco di eventi culturali distribuiti in diverse prestigiose location della città, oltre l’orario della fiera.
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