Compasso d'Oro 2016: il bagno ancora protagonista

Grande riconoscimento per il rubinetto 5mm di Treemme Rubinetterie premiato con il Compasso d’Oro per la categoria Design per l'abitare. Rubinetto sottilissimo progettato da Giampiero Castagnoli, Marco Fagioli, Emanuel Gargano, a cui Il Bagno Oggi e Domani (in tempi non sospetti…) aveva dedicato una delle sue copertine (gennaio 2014, ndr). “Compasso d'Oro per l'eccellente risultato che trasmette la convergenza tra soluzioni tecnologiche e linguaggio formale e innovativo; una soluzione compatta che indica nuovi scenari”, questa la motivazione. La creazione di Ocostudio e dell’ingegner Castagnoli è oggi una delle collezioni di punta dell’azienda ed “in grado di coniugare l’estetica innovativa al design ecosostenibile”. Cinque millimetri è lo spessore di tutti i componenti del rubinetto, dalle leve di comando alla fuoriuscita dell’acqua, nonché del passaggio interno con tutte le sue dinamiche di miscelazione. Una tecnologia studiata nei minimi particolari che garantisce una grande attenzione all’eco-sostenibilità e al risparmio idrico.

Molte anche le menzioni d’onore. Menzione d’onore al sedile Tuck-Type di Ever by Thermomat, disegnato da Gianni Arduini con Marco Frigerio che ha ricevuto una Menzione d’Onore al XXIV Compasso d'Oro ADI per l’interpretazione innovativa del sedile doccia con un approccio design for all e la consapevolezza che un prodotto efficace propone soluzioni universali e inclusive. L’innovativo sedile doccia a parete Tuck-Type garantisce supporto, sicurezza, comfort e funzionalità grazie all’uso del poliuretano morbido e al meccanismo integrato, brevetto Thermomat, che permette di sollevare l’estremità inferiore per configurare la seduta e di riposizionarla in verticale dopo l’uso, liberando così lo spazio doccia.

Continuano i riconoscimenti per Tubes, che dopo il German Design Award 2015 (categoria Bath and Wellness), il Good Design Award 2015, dopo esser stata “Honoree” del premio Best of Year 2015 della rivista americana Interior Design, e dopo l’Award del Salone del Mobile sempre con Scaletta, disegnata da Elisa Giovannoni, si porta a casa la Menzione d'onore del Compasso d'Oro ADI. ?Nomade, iconico, pop. Scaletta è un oggetto scaldante multifunzione plug & play, che non necessita di installazione. Può essere utilizzato ovunque: scaldasalviette nell'ambiente bagno e in cucina come scalda teli, in camera da letto per dare tepore agli abiti prima di indossarli oppure nel living per riscaldare l'ambiente nelle mezze stagioni.

Doppio successo addirittura invece per il Gruppo Zucchetti. Kos, che ha visto insigniti della Menzione d’Onore del Compasso d’Oro ADI 2016 sia il soffione doccia Closer di Diego Grandi sia il mini padiglione wellness Wazebo di Ludovica+Roberto Palomba nella categoria Design per l’abitare. “Siamo estremamente  felici e orgogliosi di aver ricevuto la Menzione d’Onore del Compasso d’Oro 2016 per Closer e Wazebo. Un ulteriore riconoscimento della nostra capacità di realizzare oggetti innovativi e originali, già confermata negli anni passati dal Premio Compasso d’Oro ADI nel 2011 per LAB03 e dalle Menzioni d’Onore del Compasso d’Oro ADI nel 2001 a Spin, nel 2011 a Faraway e nel 2014 a Morphing. Un incentivo a continuare il nostro cammino, da sempre fondato su innovazione, design e qualità, e a perseguire i nostri obiettivi, orientati alla ricerca di contenuti sempre nuovi, di esperienze sempre diverse e di un benessere totale per l’utente contemporaneo. Bellezza, innovazione e funzionalità: queste le caratteristiche comuni a due oggetti apparentemente così diversi, il giocoso Closer e il minimale Wazebo, interpretazioni differenti di bisogni comuni, nati da menti diverse che però seguono e rispettano la filosofia del Gruppo Zucchetti. Kos. Un grazie particolare ai designer Diego Grandi e Ludovica+Roberto Palomba, che hanno saputo capire e interpretare al meglio il nostro mondo, e a tutte le persone che fanno della nostra azienda un leader indiscusso nel bathroom Made in Italy”.   

I progetti premiati sono esposti a Palazzo Isimbardi, in corso Monforte 35 a Milano, in una mostra aperta al pubblico fino al 22 giugno 2016.