In occasione della conferenza stampa tenutasi oggi ai margini dell’Assemblea generale 2017, Confindustria Ceramica ha confermato il trend positivo degli investimenti per l’industria ceramica italiana: 400,4 milioni di euro (+14%), ora pari al 7,4% del fatturato annuo.
Nel settore ceramico in Italia sono operative oggi 225 industrie italiane totali che suddivise per produzione di piastrelle di ceramica, ceramica sanitaria, stoviglie e materiali refrattari. In tutto, nel 2016, hanno garantito l’occupazione di 24.765 addetti e hanno fatturato 6,193 miliardi di euro complessivi (+6%). A partire da questi dati macro, oggi Confindustria Ceramica ha confermato il trend positivo del settore ceramica italiano, sul mercato italiano e sui mercati stranieri. Per la produzione di piastrelle di ceramica in Italia, abbiamo 147 aziende (3 in meno rispetto al 2015) per 18.956 addetti, che nel corso del 2016 hanno prodotto 416 milioni di metri quadrati (+5,4%), tali da consentire vendite per 414,5 milioni di metri quadrati (+4,5%). Ciò significa che dopo 8 anni si inverte la tendenza delle vendite in Italia (82,8 milioni di metri quadrati pari al +3,2%) che rappresenta comunque sempre la metà del mercato interno pre crisi.
In aumento i volumi esportati, ora pari a 331,7 milioni di metri quadrati (+4,8%). Il fatturato totale delle aziende ceramiche che producono in Italia raggiunge così i 5,4 miliardi di euro (+5,9%), derivante per 4,6 miliardi dalle esportazioni (+6,2%) – quota dell’85 % sul fatturato – e da 829 milioni di euro da vendite sul territorio nazionale.
Sono 33 invece le aziende industriali produttrici di ceramica sanitaria in Italia, trenta delle quali localizzate nel distretto di Civita Castellana (Viterbo). Dall’analisi, svolta in collaborazione con il Centro Ceramica civitonico, l’occupazione nazionale è pari a 3.124 dipendenti (-2,5%), che ha realizzato una produzione pari a 4,09 milioni di pezzi (+8,5%). Il fatturato è di 332,9 milioni di euro (-0,7%), con una percentuale venduta sui diversi mercati esteri pari a 149,8 milioni di euro (45% del totale, in crescita costante rispetto agli ultimi anni). Stabile e positivo anche il bilancio dell’industria dei materiali refrattari e delle stoviglie.
Il Presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli ha così commentato: “Il settore della ceramica consolida la propria struttura settoriale in un quadro di forti investimenti in nuove tecnologie, per mantenere la leadership mondiale in un contesto positivo, anche se sempre più competitivo e concorrenziale. Il principale tema dell’agenda dell’industria ceramica italiana – rimarca il presidente dell’Associazione – rimane l’azione antidumping sulle importazioni di piastrelle cinesi in Europa, attualmente in fase di riesame al fine di ottenere la proroga di altri cinque anni, secondo le norme in vigore. Preoccupazioni sorgono invece per la proposta di legge della Commissione Europea relativa alla revisione della legge sull’antidumping, dove l’eliminazione del concetto di Stato di Economia di Mercato alla Cina (MES) potrebbe dar vita ad una procedura meno certa ed uno strumento antidumping meno efficace”.
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