L’azienda di Gozzano celebra l’anniversario declinando il suo claim “From Yellow To...Green!” e puntando a un futuro sempre più sostenibile
Fondata nel 1949 da Ezio Cristina a Gozzano (NO), CRISTINA Rubinetterie è stata fra le prime realtà industriali a introdurre il miscelatore termostatico. Da allora sono trascorsi ben 75 anni. Oggi, in questo importante anniversario, l’azienda, forte del suo claim “From yellow to…green!”, rivela l’impegno verso una sostenibilità concreta dove l’innovazione è la chiave per puntare a un futuro più ecologico e responsabile.
La sostenibilità nelle azioni
Ne è un esempio la collaborazione con la realtà iMilani, maestri nella lavorazione della plastica da mezzo secolo. L’idea è stata quella di recuperare le cassette di plastica dismesse trasformandole in nuove risorse. Questi oggetti, una volta vitali nell’uso quotidiano e poi destinati allo scarto, sono stati raccolti e rielaborati per nascere ancora.
Un’altra dimostrazione di quanto il termine “green” sia davvero una missione per CRISTINA Rubinetterie si trova nella sede di Gozzano e, in particolare, nel reparto officina meccanica dove si valorizza il riutilizzo del materiale di scarto generato dalla lavorazione meccanica. Qui, infatti, si effettuano diverse lavorazioni sia partendo dalle barre trafilate di ottone sia dai fusi realizzati presso le fonderie, con lo scopo di ottenere il corpo principale del miscelatore con cavità per il passaggio dell’acqua e le sedi per fissare le diverse parti che compongono il prodotto finito. Vengono raccolti gli spezzoni di barra, i trucioli derivati dalla tornitura e gli spezzoni di fusioni. Tutto l’ottone dello “scarto di produzione” viene reintrodotto nella filiera produttiva in quanto il materiale è completamente riutilizzabile.
Nelle fiere locali, inoltre, è possibile apprezzare i nuovi espositori realizzati completamente in cartone riciclato e riciclabile al 100%. Questa scelta non è solo un gesto verso l’ambiente, ma una vera dichiarazione di stile e innovazione. Gli espositori, resistenti e distintivi, comunicano un impegno verso pratiche sostenibili, dimostrando che il rispetto per l’ambiente può andare di pari passo con l’estetica e la funzionalità.
Rivoluzione galvanica
“Last but not least” in quest’ottica è il lancio dell’innovativa linea galvanica nello stabilimento di Gargallo, un vero e proprio balzo tecnologico per CRISTINA Rubinetterie. Ogni dettaglio è stato pensato per risparmiare energia e ridurre l’impatto ambientale: dall’isolamento termico delle vasche riscaldate con coperchi automatici alle soluzioni per il trattamento delle acque reflue, specifico per consentirne il loro ri-utilizzo.
La nuova linea galvanica è stata progettata suddividendo lo spazio in due macro aree: la prima dove avviene il processo galvanico con un impianto fortemente automatizzato, mentre nella seconda, attraverso un avanzato sistema di depurazione, l’acqua viene ripulita limitandone il prelievo e lo spreco. Il sistema di depurazione assicura alla linea galvanica una produzione, continua ed efficiente, utilizzando meno di 1000 litri di acqua all’ora in nuovo prelievo. Per capire l’efficienza del sistema si pensi che un impianto galvanico paragonabile per dimensione e capacità produttiva ne userebbe almeno sette volte tante, con un consumo giornaliero vicino a 50.000 litri di acqua.
“Il nuovo investimento, quindi, non solo riduce i consumi, ma ci ha permesso di aumentare la produzione, dimostrazione che sostenibilità ed efficienza possono andare di pari passo”, dichiara l’azienda. “Abbiamo predisposto la nuova linea galvanica per depositare sui rubinetti un doppio trattamento di nichel, sia semilucido che lucido, un layer aggiuntivo rispetto ai metodi tradizionali del settore, così da garantire sui nostri particolari le migliori performance di resistenza alla corrosione. Per rispondere alle richieste crescenti dei mercati internazionali, sempre più attenti alla produzione sostenibile ma sensibili alla qualità, siamo in grado di gestire ora anche la deposizione del cromo trivalente nella colorazione tradizionale in affiancamento e, a tendere, in sostituzione del cromo esavalente”.
Missione green, anzi “From Yellow To…Green!” compiuta!
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