Attualità

Design after Design. Ceramics after Ceramics

Anche Cooperativa Ceramica d'Imola è protagonista dell’esposizione Design After Design all’interno della XXIa Triennale Internazionale dell'Architettura di Milano con la mostra “La Ceramica dopo la Ceramica: Cooperativa Ceramica d'Imola,1874/2016”, allestita presso il Palazzo della Permanente.

La XXIa Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, dedicata al tema del design nell’era della globalizzazione, prevede vari eventi tra cui anche la mostra “La Ceramica dopo la Ceramica: Cooperativa Ceramica d'Imola,1874/2016” visitabile fino al 12 settembre presso il Palazzo della Permanente e inserita all’interno dell’evento Design After Design. La mostra, affidata ad Aldo Colonetti – storico e teorico d'arte, design, architettura e filosofo – che ne ha ideato il concept, e al designer Mario Tombaccini dello Studio ArchDesign, ha l’obiettivo di rappresentare Materia, Natura, Creatività, e raccontare il presente e il futuro della ceramica che, dalla seconda metà dell’Ottocento, ha accompagnato la nostra vita, dal quotidiano all’arte, dalla casa alle città. In mostra – per tutta la durata della XXI Triennale – immagini, materiali, oggetti, opere d’arte e progetti che raccontano 140 anni di storia, una storia di duro lavoro, di tradizione e innovazione poiché – sottolinea Aldo Colonetti – per Cooperativa Ceramica d'Imola «la tradizione sta alla base di tutti i processi d’innovazione, dalla ricerca al design, dalle nuove tecnologie ai sistemi produttivi, in grado di trasformare la ceramica in un materiale flessibile, adatto per tutte le necessità del progettare e del costruire».

Il ritmo dell’esposizione segue e scandisce il passare del tempo e racconta l’evoluzione ceramica e la grande propensione artistica di Cooperativa Ceramica d'Imola. Dall’imprinting lasciato da Carlo Zauli a Gio Ponti, da Arnaldo Pomodoro a Germano Sartelli, Nedo Merendi, Mauro Andrea fino ad artisti internazionali, come J. Morton e Hsiao Chin. Il percorso espositivo si snoda lungo due direttrici principali: la linea del tempo e lo scrigno dei valori. La linea gialla del tempo giuda il visitatore lungo i “percorsi conoscitivi” e le tappe dell’evoluzione del Gruppo, per poi proiettarlo – fino al cuore – in una dimensione più emotiva, lo scrigno che racchiude i valori di tradizione, operosita? e innovazione. Il progetto conduce infine all’esposizione delle opere vincitrici del concorso NEST Award, con cui Cooperativa Ceramica d’Imola premia e valorizza il talento di designer e architetti cinesi e, dulcis in fundo, con le sculture di Arnaldo Pomodoro (opera esposta “Vaso a colonna”, anni ‘80) e Aldo Spoldi (“Il Piede”, anni ‘80). «Le due sculture sono racchiuse da uno sfondo concavo in gres porcellanato che le isola dallo spazio “altro” e le restituisce cosi? al tempo eterno – dichiara Mario Tombaccini -. Rappresentano la sintesi perfetta di scienza, tecnica e spirito del tempo, custodendo nelle loro forme l’essenza di Cooperativa Ceramica d’Imola».