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Fare, Formare, Progettare. Da un piccolo museo a un grande progetto culturale

A San Maurizio d’Opaglio (NO), presso il Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia, il 17 luglio è stata inaugurata la mostra L’INNOVAZIONE DELLA RUBINETTERIA ATTRAVERSO LE COPERTINE DEL BAGNO OGGI E DOMANI, con un’esposizione di copertine storiche dedicate al mondo della rubinetteria. In questa occasione è andata in scena la conferenza dal titolo FARE, FORMARE, PROGETTARE, per parlare dei tre pilastri dell’innovazione nella rubinetteria sanitaria.

Quando lo scorso novembre è stata inaugurata la mostra all’ADI Design Museum di Milano dedicata ai cinquant’anni de Il Bagno Oggi e Domani (Il Bagno. Culto e Cultura) un concetto è stato messo in chiaro fin dal principio: questo anniversario rappresenta una tappa importante per la rivista, ma il futuro è la dimensione a cui tende e tenderà. Qui e ora, quindi, con uno sguardo attento a cogliere tendenze e scenari di domani. L’affermazione di questo intendimento è arrivata con la partecipazione a un’iniziativa unica. Dal 17 luglio (fino al 22 settembre 2024) una parte della mostra andata in scena a Milano è stata trasferita e ri-allestita al Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia di San Maurizio d’Opaglio (NO), nel cuore dell’operoso distretto industriale della rubinetteria del Cusio. L’inaugurazione della mostra è stata preceduta da una conferenza organizzata presso il Teatro degli Scalpellini, nello stesso comune, moderata dal co-fondatore e memoria storica de Il Bagno Oggi e Domani, Oscar G. Colli, dalla responsabile editoriale, Cristina Mandrini, e dalla professionista in relazioni pubbliche e comunicazione, Engarda Giordani. A conferma dell’importanza di questo appuntamento hanno partecipato imprese, associazioni, professionisti, rappresentanti delle istituzioni e designer.

Tre pilastri: “Fare, Formare, Progettare”

La conferenza è stata occasione di dibattito ed analisi sui tre grandi temi – nel titolo definiti correttamente “pilastri” – che hanno segnato le tappe dell’evoluzione della rubinetteria.  Prima di entrare nel vivo del dibattito sono intervenuti il Sindaco di San Maurizio d’Opaglio Maurizio Ronchi, il Presidente di Eco Museo del Lago d’Orta e Mottarone Gianni De Bernardi e Andrea Del Duca, direttore del Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia. “Il progetto museale intende ripercorrere la storia sociale dell’acqua e delle innovazioni che hanno permesso di dominare l’elemento liquido, trasformando la cura del corpo da pratica elitaria a fenomeno di massa e determinando il sorgere del distretto industriale del rubinetto e del valvolame nel Cusio”, ha detto Andrea Del Duca. “Il Museo del Rubinetto e della sua tecnologia, unico al mondo dedicato a questo tema, è sorto non a caso nel 1995 a San Maurizio d’Opaglio ed è gestito dall’omonima Istituzione creata dal Comune. Da allora oltre alle attività di conservazione ed esposizione il museo ha realizzato numerose attività di ricerca e studio. Tra i temi centrali, benché ancora non pienamente sviluppati, c’è la storia del design del rubinetto. Una tematica particolarmente affascinante, che ultimamente vede una crescente richiesta di informazione e collaborazione da parte di ricercatori e tesisti. Il museo, che sta raccogliendo una numerosa documentazione cartacea e digitale sul tema, si propone come punto di incontro e riflessione su questa tematica. Il museo è una casa comune per aziende, cittadini, studenti. Per questo motivo ben volentieri abbiamo accolto la proposta di portare una selezione della mostra già svoltasi a Milano, ambientandola nella sezione dedicata al XXI secolo”.

Protagonisti del FARE

Il “fare” rappresenta la ragione stessa della prosperità del territorio e lo si deve al suo tessuto imprenditoriale. Su questo tema sono intervenuti Maurizio Bellosta, Vice Presidente AVR; Elia Vismara, Presidente Assobagno e Antonella Andriani, Vice Presidente ADI. Ad anticipare le loro parole Oscar G. Colli, volto e penna de Il Bagno Oggi e Domani, ha raccontato la storia del magazine, che ha affiancato i cambiamenti epocali dei costumi e della società. “Quando è nata la rivista, nel 1973, il bagno era considerato un semplice locale di servizio. Eppure, le aziende già da allora erano in grado di realizzare prodotti innovativi, per il settore si apriva un oceano di possibilità e si avvertiva la necessità di un giornale che parlasse della stanza da bagno come risultato di un progetto, così come già avveniva per altri ambienti della casa”.

In cinquant’anni l’industria italiana dei prodotti legati al bagno è cresciuta sempre di più. “AVR, associazione federata ANIMA Confindustria che riunisce produttori di valvole e rubinetti a livelli nazionale, rappresenta 27mila addetti per 9 miliardi di fatturato annui con uno spaccato di 2 miliardi per quanto riguarda solo la rubinetteria. Un comparto quindi fondamentale per l’economia del nostro Paese”, ha ricordato Maurizio Bellosta.

È così anche per l’arredobagno: “Il bagno è una stanza piccola, caleidoscopica, dove convivono prodotti e tecnologie diversi. È un settore molto dinamico, attento, che grazie all’unicità del Made in Italy è riuscito a mantenere un ruolo di prestigio a livello mondiale”, ha detto Elia Vismara. “Il 2023, dopo un biennio estremamente positivo, ha visto una piccola contrazione del mercato del 4,5% dei valori di produzione; l’export però è ancora forte, rappresentando quasi 1,7 miliardi su 4,2 miliardi complessivi del comparto. Germania, Francia e Regno Unito sono gli importatori più forti”.

Antonella Andriani, infine, ha chiuso la prima parte della conferenza, raccontando l’importanza del design e del Premio Compasso d’Oro come generatore di innovazione e traino economico di un Paese, o di un distretto come nel caso del Cusio.

Protagonisti del FORMARE

Il “formare” rappresenta l’asset di valore sempre più strategico, capace di fare la differenza proprio nei distretti industriali nati da uno storico apprendimento esperienziale oggi teorizzato dal “learning by doing”. Ne hanno parlato Eliana Baici, Professore Ordinario di Politica Economica dell’Università del Piemonte Orientale; Francesca Ferrandi, direttore della Fondazione Academy, e Lucia Ferraris, Presidente dell’Ordine degli Architetti Paesaggisti di Novara e Vco.

“Spesso si fa fatica a parlare con la generazione Zeta e non sempre le imprese riescono ad andare incontro alle aspettative dei giovani. Per risolvere questo scollamento tra i bisogni del settore produttivo e i desiderata dei ragazzi bisogna agire attivando un dialogo continuo tra chi si occupa di formazione e il mondo del lavoro”, ha detto Eliana Baici.

Su questo tema è intervenuta anche Francesca Ferrandi: “Il modello formativo di Fondazione Academy è quello della scuola fabbrica e sono promosse attività formative capaci di dare un contributo per risolvere la criticità legata al ‘mismatch’ tra domanda ed offerta di lavoro qualificato, dovuto al gap tra le competenze possedute e le competenze richieste dalle aziende. Dal 2023 a oggi abbiamo organizzato 49 corsi, svolto 142 ore di formazione, e formato 461 persone”.

Il buon saper fare delle aziende ha sempre trovato grande sponda nella creatività di architetti e designer. “La comunità degli architetti ha una valenza intellettuale”, ha concluso Lucia Ferraris. “Frequentemente oggi i ragazzi si fermano alla laurea triennale senza avere il background culturale adeguato per poter affrontare il mondo del lavoro”.

Protagonisti del PROGETTARE

Valore sempre più rilevante e ben espresso nella storia delle copertine de Il Bagno Oggi e Domani, diventate negli anni occasione di approfondimento e narrazione non solo di prodotto ma anche di brand, è anche la stretta collaborazione delle aziende con architetti e designer di chiara fama chiamati a contribuire allo sviluppo delle collezioni di rubinetteria. Hanno declinato il tema del “progettare”: Francesco Lucchese, architetto, designer, docente al Politecnico di Milano, già direttore artistico e consulente aziendale con una attenzione particolare al posizionamento strategico dei progetti; Marco Pisati, architetto e designer affascinato dai nuovi materiali e dalle nuove tecnologie che sperimenta nelle sue collaborazioni; Marco Piva, architetto e designer che si occupa di architettura, design degli interni e masterplan considerato uno degli archistar contemporanei.

“Il ‘fare’ è essere consapevoli di fare delle cose perché le hai cercate, perché hai avuto la curiosità di capire come farle, così diceva Bruno Munari. Disegnare non è solo cercare la forma. Oggi è importante prendere in considerazione il tema del risparmio idrico, la durabilità del prodotto, l’essenzialità del progetto, la relazione con l’azienda e la funzionalità”, ha raccontato Francesco Lucchese, che in questa occasione ha anche descritto la serie Torino, disegnata per Fantini e presentata all’ultimo Salone del Mobile.

Marco Pisati è poi intervenuto narrando la genesi dei suoi progetti creativi nell’ambito della rubinetteria, partendo da osservazioni empiriche, dal dialogo con le aziende, dalle nuove tecnologie. Tra gli esempi, la serie Time di Rubinetterie Treemme, una collezione moderna e minimale che risalta per la bocca d’erogazione piatta e il corpo snello. La sua particolarità risiede nella leva sottile che ricorda la lancetta di un orologio.

Ultimo speech è stato quello di Marco Piva, designer di fama internazionale: i suoi progetti sono curati in ogni dettaglio, a partire dalle caratteristiche funzionali e formali degli spazi fino allo studio dei materiali. “Ma prima di dare forma a un nuovo oggetto c’è il rapporto che si instaura con l’azienda e con le persone che vi lavorano. Così è successo con Aline, rubinetto estremamente lineare ed essenziale, disegnato per Frattini, nato condividendo idee e intenti. In generale, ritengo che ovunque sia possibile bisogna infondere magia agli oggetti, anche se hanno una natura puramente funzionale”. Come i rubinetti.

Al termine del dibattito pubblico e platea di sono spostati al Museo del Rubinetto per visionare la mostra con alcune copertine de Il Bagno Oggi e Domani, una selezione mirata delle cover con i prodotti delle più importanti aziende storiche del distretto industriale capaci di esportare questa eccellenza manufatturiera nel mondo. 

La Mostra e la Conferenza sono stati organizzati dalla rivista Il Bagno Oggi e Domani in collaborazione con il Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia, sono state promosse da Engarda Giordani Comunicazione e Marketing e patrocinate dal Comune di San Maurizio d’Opaglio e da Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone. La Mostra resterà aperta dal 17 luglio al 22 settembre con i seguenti orari Venerdì, Sabato, Domenica dalle 15,00 alle 18,00. Per informazioni: tel 0323 89622, e-mail, [email protected]

Le foto della giornata sono di Claudia Reali.