Il payoff “Obsessive Design Engineering” descrive l’anima di FIR Italia, azienda caratterizzata da un approccio perfezionista che accompagna tutti i prodotti, dalla creazione alla produzione.
È di lunga data il rapporto di FIR Italia con il design. Già negli anni Settanta l’azienda affidava ad architetti e designer la progettazione dei rubinetti, una scelta questa che implicava, già allora, una cura particolare nella realizzazione del prodotto e nella selezione dei materiali oltre alla maturazione di rapporto molto stretto tra l’anima creativa e la componente industriale. Il rapporto dell’azienda con il design si è evoluto nel tempo fino a portare, nel 2003, all’inizio della collaborazione con Francesco Lucchese e il suo studio, che ha rappresentato una svolta nella storia di FIR poiché ha dato un’identità precisa al brand.
“In quegli anni prevaleva un’estetica minimalista che l’azienda ha saputo interpretare nelle forme essenziali e quadrate dei prodotti Playone”, racconta Diego Gabasio, Marketing Manager FIR Italia. Un’idea innovativa che non si è tradotta solamente nella forma, ma nell’intera concezione del prodotto aprendo così nuovi scenari nel mondo del bagno.
“La forza di Playone è stata l’integrazione della leva nel corpo del rubinetto, un’idea che ha cambiato profondamente la proposta della rubinetteria che dal quel momento poteva mettere a disposizione del mercato e dell’architetto un solo elemento d’arredo capace di integrare tutte le funzioni – ci racconta nel suo studio Francesco Lucchese, Art Director di FIR Italia -. L’idea dell’aderenza della maniglia al corpo è stata rivoluzionaria perché ha reso applicabile il concetto di ‘less is more’, liberando il lavabo da rubinetti troppo ingombranti e rendendo l’accessorio il più neutro possibile”.
Negli anni seguenti, l’azienda ha interpretato il neoclassico dando vita alla linea Playone Déco, nella quale sono stati inseriti stilemi afferenti a quello stile. La successiva serie Dynamicaè ispirata invece alla corrente massimalista e con le sue forme arrotondate e i volumi importanti si avvicina ai gusti del mercato internazionale e alle necessità del contract. “L’introduzione della serie Dynamica ha coinciso con una progressiva internazionalizzazione dell’azienda che si è rivolta sempre più al mercato contract e ai mercati esteri”, commenta Gabasio.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere