Il miscelatore monocomando disegnato da Marco Pisati è una rivisitazione del rubinetto cilindrico, reinterpretato e attualizzato con un attento studio sulle dinamiche di curvatura.
Ad aprile, quando era ancora un prototipo, è stato protagonista della copertina del Bagno Oggi e Domani. Il segno di quanto avesse già i numeri per riscuotere successo. Si chiama FOIL ed è il miscelatore monocomando di CRISTINA Rubinetterie nato dalla matita di Marco Pisati. “Durante il primo lockdown ho disegnato molto per curare l’anima, smontando e rimontando i miei schemi mentali e progettuali”, ci ha raccontato il noto designer alla prima collaborazione con questo brand. “FOIL è il risultato più interessante in questo senso, decisamente nuovo per quanto riguarda la mia produzione personale e dotato di un dinamismo diverso dal rubinetto tradizionale, senza però perderne di vista i necessari canoni tecnici per quanto riguarda altezze e proporzioni. È una lamina fluida protesa nell’aria”.
La collezione completa, presentata in occasione del Fuorisalone di settembre, vanta numerose finiture, dal cromo al nero opaco, dall’oro rosa – sia spazzolato che lucido, entrambe pvd – all’oro giallo, dal cromo nero sia lucido che spazzolato fino al metallic spazzolato. L’aeratore garantisce i 5l/m di consumo dell’acqua, mentre l’innesto della leva comando nel corpo del rubinetto favorisce l’ispezione e la manutenzione dello stesso.
Le forme di FOIL prendono spunto dallo stile Streamline tipico degli anni Trenta e dalle scocche delle automobili degli anni ‘50/60, quando gli studi sull’aerodinamica generavano nelle auto forme morbide ed eleganti. L’aggancio con l’epoca contemporanea avviene spontaneo nelle modernissime appendici nautiche che permettono alle barche a vela di nuova generazione di navigare sollevate sull’acqua.
Una rivisitazione del rubinetto cilindrico, archetipo della rubinetteria, reinterpretato e attualizzato con un attento studio sulle dinamiche di curvatura. In FOIL non vi è, infatti, un unico raggio di curvatura, come nei rubinetti tradizionali: corpo e bocca sono realizzati con due curvature differenti. Il corpo è costituito da due archi di cerchio diversi sul fronte e sul retro, e anche per la bocca, si è adottata la stessa soluzione. Questo confluire di curve genera una spinta dinamica che si finalizza nella terminazione della bocca in una morbida raggiatura quasi semi ellittica, e si evidenzia ancora maggiormente nella leva, protesa in diagonale slanciata in avanti per un approccio immediato.
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