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Il 75% degli italiani è insoddisfatto della propria casa

Architetti, showroom e produttori… in azione. Pare infatti che almeno il 75% degli italiani desideri ristrutturare o riprogettare gli interni della propria abitazione e anche in virtù di questo stia aumentando la conoscenza delle soluzioni necessarie per renderla più vicina ai propri desiderata.

Emergono delle opportunità per il settore arredo e architettura dai risultati dell’indagine Osservatorio sulla Casa 2017 ideato da Leroy Merlin (quest’anno con Saint-Gobain) e realizzata da Doxa al fine di monitorare lo stile abitativo della popolazione italiana e di fornire agli addetti ai lavori indicazioni utili per potere soddisfare le esigenze dei consumatori. I temi su cui pare si focalizza maggiormente l’attenzione degli italiani, rispetto alla propria abitazione, sono rispetto per l’ambiente, attenzione ai consumi, salubrità e digitalizzazione dell’ambiente.

Lo studio, condotto su un campione di 1500 individui rappresentativo della popolazione italiana, è stato sviluppato a partire dalla definizione di 5 pilastri, ovvero 5 aspetti su cui si concentra l’attenzione quando si parla di “casa ideale”. Più in particolare l’indagine ha esaminato: la casa attenta alla salute, la casa comoda da vivere, la casa che fa risparmiare, la casa rispettosa dell’ambiente e la casa smart. Premesso che solo il 25% degli intervistati si dichiara soddisfatto della propria abitazione, le aree di maggiore attenzione e a volte preoccupazione sono la salubrità della casa , ossia l’inquinamento dell’aria interna (69%) e l’inquinamento acustico (80%). A questo riguardo, Giulio De Gregorio, Direttore Habitat di Saint-Gobain in Italia, ha dichiarato: “Pochi sanno che l’inquinamento interno è 5 volte maggiore di quello esterno, ma ciò che sorprende ancora di più è quanto poco siano conosciute le maggiori cause che influiscono sulla qualità interna dell’aria, ovvero gli aldeidi, i VOC – Composti Organici Volatili – (presenti in deodoranti, materiali per la pulizia della casa ma anche in molti materiali da costruzione,  come colle, solventi, pitture) e muffe provenienti dall’umidità. Oggi esistono materiali edili che non contengono VOC e soprattutto che sono in grado di neutralizzare quelli esistenti.”

Anche il comfort rappresenta un tema centrale. Emerge che la casa comoda per l’Italiano è quella che si “modifica”, in base alle sue esigenze (aumento dei membri della famiglia, necessità di ricavare nuovi spazi, etc.). L’abbellimento di uno o più ambienti costituisce un modo per amare maggiormente la propria casa. L’indagine rivela che oltre l’85% degli intervistati ha eseguito almeno uno dei lavori di abbellimento e che la spesa media ad essi riferita si aggira intorno ai 3.000 €. Gianni Bientinesi, Direttore Business Intelligence Leroy Merlin Italia, sottolinea: “Il DIY si sta diffondendo sempre più: a differenza di ciò che si potrebbe ipotizzare il 52% di chi lo pratica dichiara di non farlo per combattere la crisi economica, ma perché in questo modo sente la casa più sua e a propria misura. È anche interessante rilevare che c’è un 27% degli intervistati che afferma di occuparsi personalmente dei lavori di manutenzione e ristrutturazione della casa e che questo gruppo è ben rappresentato sia da uomini (58%) che da donne (42%).”

Secondo lo studio, solo il 24% degli intervistati considera l’efficientamento energetico legato all’isolamento termico un fattore primario nella scelta dell’abitazione. Eppure l’impatto economico dei costi legati al riscaldamento e al raffrescamento della propria casa è più che noto. Anche in questo caso si riscontra una scarsa conoscenza delle soluzioni esistenti, ad esempio l’isolamento del cosiddetto involucro opaco con appositi materiali, a differenza dell’isolamento termico attraverso le finestre, sicuramente più conosciuto. Sono bassi i coefficienti legati al tema dell’ecosostenibilità: solo il 21% è soddisfatto della qualità dei materiali di costruzione della propria casa e solo il 15% ha installato pannelli fotovoltaici sulla propria abitazione (o è in procinto di farlo). Di fatto, appare chiaro che l’Italiano non è interessato al tema in assoluto, ma solo in funzione del proprio benessere. 

La casa intelligente, ovvero quella dotata di apparecchi comandabili a distanza, non è ancora nel cuore di tutti gli italiani, tuttavia il 16% considera la presenza di sistemi innovativi un elemento molto importante nella scelta della casa. Tra gli apparecchi più desiderati ci sono quelli utilizzati per il monitoraggio a distanza degli ambienti.