Nora ha ideato un sistema modulare per lo spazio ricettivo, con funzioni bagno e non solo, caratterizzato da elevata personalizzazione e flessibilità.
Una camera d’albergo dovrebbe essere per definizione uno spazio socialmente aperto, pronto ad accogliere ogni giorno ospiti dal profilo vario, che siano singoli o gruppi, per provenienza, età, sesso ma anche per aspettative ed esigenze. L’architetto e blogger Nora Santonastaso, adotta per questo una vesta orientale per il suo spazio d’accoglienza, bagno compreso. Ecco il progetto Tatami, protagonista de Il Bagno Architettura.
Sfogliando il suo blog Design outfit, dedicato a design e architettura, l’impressione che se ne trae è di una brillante esperta del settore dotata di penna facile e sens of humor. Poi, parlandole, scopri che ha numerosi cantieri in corso e fa l’architetto da vent’anni. Una vocazione narrativa, quindi, quella di Nora Santonastaso (classe 1976, romana con studio nella capitale) che si sposa con una solida esperienza nella progettazione d’interni.
Accettando il nostro invito, Nora ha ideato un sistema modulare per lo spazio ricettivo, con funzioni bagno e non solo, caratterizzato da elevata personalizzazione e flessibilità. «Il progetto Tatami, dal nome del piano d’appoggio tradizionale su cui si sviluppa l’architettura residenziale giapponese, è pensato per accogliere più utenze», racconta la progettista-blogger. «Tutto si sviluppa su una maglia modulare disegnata, a pavimento, da una texture orizzontale e verticale in legno. Ogni maglia può essere occupata da letto, vasca o doccia. Quando non servono, queste funzioni possono essere nascoste sotto la quota del pavimento liberando superfici utilizzabili per fare yoga, leggere o altro. L’unico elemento fisso è un blocco tecnico centrale».
Chiediamo a Nora com’è nato il concept del progetto. «Partendo da un modulo che avesse anche un rimando storico tradizionale, ho definito un “tassello” aggregabile a piacere e collocabile ovunque, nello spazio, a seconda delle esigenze». Ma entriamo più nel dettaglio di come funziona il sistema. «Partendo da questo modulo si può realizzare un progetto completo e aderente alle necessità. L’elemento base, per un hotel o altre strutture dell’ospitalità, è accessoriabile con una zona letto o con le funzioni bagno meno private come lavabo, doccia, vasca, che necessitano di meno schermature e sono modificabili secondo le esigenze».
Nora spiega che in una stanza ci possono essere un piatto doccia e una vasca: entrambe le funzioni sono montate sotto il piano di calpestio in modo che il tatami che le ricopre possa essere rimosso, per utilizzarle, oppure lasciato dov’è, consentendo di camminarci sopra e usare il pavimento come si vuole. «Lo spostamento dei moduli è consentito da meccanismi che li fanno scorrere sottopiano», continua. «A integrazione di questa struttura libera, un nucleo funzionale fisso che occupa due moduli riunisce impianti, vasi del bagno e guardaroba. Per un’integrazione tra interno ed esterno, si possono aggiungere tasselli di verde con vetri trasparenti attraverso cui si può accedere visivamente a giardini interni».
Questo è solo uno stralcio dell’articolo. Per leggerlo interamente CLICCARE QUI.
Tatami è stato realizzato grazie a:
Albatros, Bonomini, Newform, Simas e Sunshower.
Partner tecnico: Domus 3d BY MATICAD
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