Torna il tema dello spazio benessere come spazio (e tempo) da condividere oppure da ritrovare. Un tema interpretato dagli architetti di Dainelli Studio con una chiave di lettura molto personale: la democraticità.
La doppia anima (interior e product design) di Dainelli Studio, protagonista del volume Il Bagno Architettura, affonda le proprie radici nella cultura e nell’artigianalità toscane (prima di trasferirsi a Milano Marzia e Leonardo Dainelli hanno lavorato dodici anni a Pisa) e trae da questo imprinting le peculiarità di un mestiere fatto di passione, sapienza progettuale e cura dei dettagli.
Autore di progetti per spazi pubblici e privati e con collaborazioni attive con importanti brand del settore arredo, lo studio ha ideato per noi una spa urbana ricca di glamour e calore domestico. Ne parliamo con Marzia. «Si tratta di una urban o, meglio, day spa: una meta in città per rilassarsi e ricaricare le pile da soli o in compagnia, per un’ora o una giornata intera. Abbiamo concepito questo spazio come un centro estetico dotato di una grande area spa. Oltre alla parte dedicata alla cura estetica, c’è quella riservata a trattamenti e dotata di piscina, zona relax, bagno di vapore e altre funzioni benessere. Il tutto in un’ambientazione confortevole che dia l’idea di casa, con caminetto, librerie, punto di ritrovo con gli amici. Ci si può far riservare una zona per la serata, magari per un regalo di compleanno. All’ingresso c’è una consolle in pietra, adatta anche ad aperitivi».
Invitiamo l’architetto a descriverci il progetto. «Intanto il titolo You Spa (dove “you” è anche “noi” e “io”), vuole dare l’dea della personalizzazione. Poi, amando i materiali naturali, abbiamo caratterizzato gli ambienti con una pietra molto calda, la Santafiore grigio perla, dalla texture materica su cui è piacevole camminare. Tutti i percorsi benessere ed elementi d’arredo sono realizzati su disegno in questo materiale e si abbinano a lettini imbottiti e a tessuti naturali come il lino grezzo. Lo stesso colore della pietra si ritrova alle pareti e a soffitto dando vita a una sorta di “scatola”, di alcova».
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