Il distretto della ceramica chiude il 2016 in netta crescita  

Con i dati di fine anno Confindustria Ceramica conferma la crescita del distretto della ceramica e un’espansione  delle vendite a livello globale che continuerà nel 2017 e per tutto il 2018. Una crescita e un consolidamento assicurati dalla volontà di Confindustria di incentivare gli investimenti delle aziende, anche delle più piccole, sia in commodities sia in branding, in Italia e all’estero. “Efficienza, innovazione prodotti brandizzati ci ha permesso di recuperare marginalità” ha dichiarato il Presidente di Confindustria Vittorio Borelli, che pur a fronte di un’economia e di una situazione politica mondiale molto instabile, manifesta ottimismo. Sia le nuove politiche statunitensi sia gli orientamenti della UE dovrebbero giocare a favore delle nostre imprese. Certo, il presidio da parte dell’Associazione è fondamentale e deve essere costante.
Temi come quello dei dazi anti dumping e dell’energia meritano continua attenzione e prese di posizione.
Veniamo ai numeri. Le vendite totali sono in generale in aumento, in volumi, del 4.6% (415 milioni di mq, che è poi la soglia minima di allerta). A questo dato il mercato italiano ha contribuito con il +5.5% per un totale di 8.5miloni mq. Un buon auspicio per il futuro. L’export ha segnato un +4.4.% con punte di maggiore interesse negli Usa, nell’Europa occidentale (in particolare in Germania, Olanda e Uk). Si segnano inversioni di tendenza positive nei Balcani e nei Paesi del Golfo. La produzione è in linea con le vendite, in questo caso l’obiettivo è quello di non appesantire il magazzino, grazie anche a nuovi formati e nuove tecnologie.

A fronte di un dato che vede l’andamento positivo, in particolare delle piccole aziende, Vittorio Borelli sottolinea il ruolo importante del distretto “Significa che il distretto ha ancora un senso, e perché può accompagnare queste aziende verso il mercato”.