Da vano lungo e stretto il bagno si amplia nel tempo e si trasforma nell’estetica e nelle funzioni. Migliora la sicurezza e introduce accorgimenti che ne facilitano l’installazione. Soluzioni intelligenti, come dimostrano i diversi modelli evergreen qui presentati.
A differenza di altri Paesi, in Italia la doccia era una rarità ancora negli anni Settanta, eppure nel 1973 Teuco propone Tonda, e nel 1978 l’innovativo box doccia free-standing Aquarius: linea coordinata con i sanitari e accessoriato con un’attrezzatura all’avanguardia per quegli anni. Disegnato da Fabio Lenci, è realizzato in metacrilato rinforzato in vetroresina. Oggetto di lusso, è proposto in diverse tinte per essere coordinato a rivestimenti e arredi. Negli anni Ottanta si nota uno sviluppo della doccia e finalmente se ne comprende la praticità d’uso, installazione e pulizia, il rapporto assai più agevole sia dal punto di vista tecnico che dimensionale in bagni di superficie ridotta come quelli italiani.
Proprio nel 1980, Vismara Vetro presenta la “cabina doccia con anta battente”, soluzione per piatti doccia in nicchia. Non ha ancora un nome, ma il successo riscontrato ha fatto sì che si sia evoluta ed è commercializzata ancora oggi come modello Junior. Telaio e parti metalliche sono come allora in alluminio anodizzato, così come le pareti in cristallo temperato, adattabili ai vari piatti doccia. La porta è reversibile per offrire la massima flessibilità in fase di installazione. Rigorosa linearità formale, semplicità di installazione e performance di rilievo sono i principali valori di questa cabina che ha mantenuto nel tempo l’essenzialità come progetto. Nel 1981 Duscholux lancia Optima I, box doccia che presenta caratteristiche tecniche che segnano l’evoluzione dei prodotti a venire dell’azienda. Il box è dotato di un esclusivo sistema che permette di ribaltare le porte scorrevoli verso l’interno per pulire facilmente angoli e scanalature. Altra innovazione sono i vetri di sicurezza Belaton, che non ingialliscono e in caso di rottura non creano frammenti taglienti, le regolazioni di montaggio a scomparsa. Funzionalità e ampie pareti in cristallo contraddistinguono un’icona del 1990: la cabina doccia Multi S 4000 di Duka che è tutt’oggi in produzione con qualche aggiornamento e ampliamento di gamma. Innovativa la cerniera a 180° che ieri come oggi consente la massima flessibilità nel movimento delle ante: si possono chiudere all’interno o all’esterno permettendo un ampio e agevole ingresso anche a persone disabili. In produzione dal 1990 al 1998, ecco Diamant di Novellini, con lastre di vetro temprato da 6 mm (e non stratificato), cerniere per il sollevamento dell’anta in apertura, inserti e particolari preziosi con verniciatura a foglia d’oro. Tecnologia ed estetica minimalista esplodono negli anni Duemila. Rasodoccia, di Megius, nasce nel 2004 e inaugura il concetto di cabina doccia integrata con il piatto a filo pavimento. Telaio in alluminio cromato e doghe in legno che donano una nota di calore al progetto. Nel 2005 Provex lancia la serie E-Lite: uno dei primi modelli di cabina senza profilo a muro e che elimina il silicone grazie alla speciale guarnizione in pvc. Un grande successo che ha portato ad una nuova versione sviluppata con lo Studio Talocci Design, oggi sul mercato. Altro evergreen è Acrux di Samo, proposta nel 2006. Elegante, di dimensioni generose, crea una perfetta armonia cromatica tra finiture in alluminio e angolari di giunzione. Dettagli come la maniglia, e i sistemi di scorrimento nascosti in acciaio inox satinato, ne fanno un prodotto di sicuro effetto, tanto che nel 2011 è stata oggetto di un restyling ed è oggi in produzione. In questi anni la stanza da bagno si contamina con il living e Glass 1989 lancia il sistema di arredo modulare Osmos, progettato da LucidiPevere, che introduce nell’area doccia funzioni generalmente pensate per vivere all’esterno. Da box chiuso, la doccia diventa una teca di cristallo flessibile e personalizzabile, oggi proposta anche in numerosi varianti wellness.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere