C’è ancora chi li chiama caloriferi, concentrandosi esclusivamente sulla loro funzione. Eppure, come dimostrano le collezioni Cordivari, oggi i terminali deputati a portare calore (o fresco) nelle nostre case insieme al comfort producono… stile.
Tanta la strada compiuta da Cordivari, fondata nel 1972 e specializzata inizialmente nella produzione di prodotti destinati all’industria metalmeccanica, in acciaio e in ferro. Passata allo sviluppo di impianti di riscaldamento e alla cura del comfort domestico, alla fine degli anni ’90 l’azienda inizia a sperimentare nuovi materiali, alternativi alla ghisa, per far uscire un’intera categoria di prodotti dall’anonimato.
Oltre ai materiali, la ricerca ha coinvolto le forme, grazie alle prime collaborazioni con il mondo del design che ha portato, circa cinque anni fa in occasione di Cersaie, all’incontro con Marco Pisati, architetto e designer. In un reciproco approccio di conoscenza graduale, dalla prima collaborazione è nata una gamma di accessori per la linea Frame, per poi passare a un progetto a sè stante, senza vincoli preesistenti: la collezione Tessuto. “Quando ho visto Tessuto per la prima volta – ci ha spiegato Luca Di Giannatale, Responsabile Marketing e Comunicazione Cordivari – ho subito intuito che sarebbe stato un prodotto di successo. Con Marco Pisati abbiamo iniziato una bellissima collaborazione, in un lavoro di squadra affiatato e ben definito”.
Un incontro che ha trovato la disponibilità dell’azienda nell’avere pazienza con un designer che non si accontenta e dall’altra, dalla prospettiva del designer, il vantaggio di poter disporre delle tecniche adatte al raggiungimento di un dato risultato, grazie al supporto di tecnologie all’avanguardia. Un carico di responsabilità bilanciato da entrambe le parti, ma funzionale al conseguimento di elevati obiettivi, sia da un punto di vista tecnico sia estetico.
Questo è solo uno stralcio dell’articolo pubblicato sul numero #326 del Bagno Oggi e Domani.
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