Nei progetti per il retail di Massimo Iosa Ghini, e ne è esempio il flagship store di Sirmione, la qualità travalica la sua accezione più classica, va oltre il prodotto e coinvolge anche la comunicazione
Nella piazzetta del centro storico di Sirmione è stato inaugurato lo scorso novembre il primo flagship store di Terme Sirmione progettato dall’architetto Massimo Iosa Ghini. Il potere benefico e vivo dell’Acqua e del Fango termale di Terme di Sirmione si carica di una nuova forza espressiva ed emozionale nell’innovativo spazio commerciale che offre prodotti cosmetici termali dedicati al benessere e alla bellezza.
Il concept spaziale rimanda a una costante delle opere di Massimo Iosa Ghini: linee caratterizzate da un design liquido, dalle forme organiche, fluide e vitalistiche che riprendono echi futuristi, ma sono concentrate alla ricerca del comfort ergonomico e percettivo, alla definizione di linguaggio emozionale. Il nuovo negozio è caratterizzato da una fluida linea di luce azzurra che racchiude “la vasca” centrale dove è collocato il desk.
“Parto dalle esigenze operative e funzionali di uno spazio, ragiono in base alla storia del brand, cercando di identificare anche solo uno spunto, un elemento concettuale che renda “codificabile” questo spazio. Ho sempre un’attenzione particolare per quello che viene venduto all’interno di questi spazi. Cerco sempre un elemento che caratterizza lo spazio del retail – un luogo che presenta una complessa relazione di permeabilità interno-esterno – che si affaccia alla strada, all’uso quotidiano anche disattento, per cui è necessario definire degli elementi forti che vanno ad evocare la filosofia del brand, per comunicare “l’essenza della marca”. Per il flagship Terme di Sirmione ho individuato quattro elementi-codice: il primo è la Città di Sirmione inteso come località italiana conosciuta con caratteristiche turistiche ben delineate: abbiamo lavorato sul marchio che rappresenta lo skyline della città; il secondo è l’Acqua intesa sia come elemento fisico-naturale con le sue proprietà termali, sia come segno cromatico per conferire delle suggestioni formali come la fluidità della linea; come terzo “codice” abbiamo scelto un colore preciso, un Azzurro che poi è stato declinato su varie tonalità e un materiale, il Rame, inteso come colore ma anche come componente connotativa del progetto; infine il quarto elemento è il Fango che identifica il legame con il territorio, la città di Sirmione e le Terme che ha generato l’idea dell’Ampolla, oggetto simbolico ma anche funzionale appositamente disegnato, per raccoglierlo e per provarlo. L’idea di fare un test sulla pelle della mano, il fango crea una sensazione più diretta con il cliente,” spiega Iosa Ghini.
La composizione spaziale del nuovo flagship store viene inoltre definita dall’attento lavoro di progettazione della luce a LED che utilizza gli apparecchi illuminati di Guzzini studiando degli interessanti effetti “cromo terapici” che una volta entrati dal chiasso della strada provocano un effetto di rigenerazione e di benessere.
“Lo studio illuminotecnico nei nostri progetti è stata da sempre molto importante ma è diventato prevalente negli ultimi anni. Lo spazio essenziale del negozio di Sirmione, fatto di pochi elementi – una scaffalatura e un getto d’acqua centrale che si integra all’architettura dello spazio – è enfatizzato dal punto di vista illuminotecnico con la possibilità di attivare tre scenari con le luci LED.” spiega Iosa Ghini.
Nei progetti per il retail di Massimo Iosa Ghini, e ne è esempio il flagship store di Sirmione, la qualità travalica la sua accezione più classica, va oltre il prodotto e coinvolge anche la comunicazione. Quando si parla di spazi come questi, la ricerca stilistica è globale, riguarda tutti gli aspetti del progetto, dalla modulazione degli spazi ai complementi e l’acquisto del prodotto diventa un vero e proprio rituale di benessere.
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