Con il Green Deal l'Unione Europea si pone obiettivi climatici ambiziosi. Entro il 2030 l'UE vuole ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 60% rispetto ai livelli del 1990. Prima dell'approvazione del Green Deal l’obiettivo vigente era del 40%. Questo inasprimento degli obiettivi ha conseguenze di ampia portata anche per il settore con il maggior consumo energetico in Europa: il mercato del riscaldamento.
Nell’ambito del programma collaterale di ISH digital 2021 la BDH e le sue associazioni partner organizzano l’ISH Technology and Energy Forum. Il Forum verte sull’attuale situazione politica nel settore del riscaldamento e sulle modalità per poter attuare gli ambiziosi obiettivi climatici nell’edilizia. All’insegna del titolo “Green Deal ready” i partecipanti possono scoprire tutto sullo status quo dei moderni sistemi di riscaldamento. Inoltre il futuro delle fonti energetiche nel settore del riscaldamento svolge un ruolo importante sulla strada verso la neutralità climatica. Lo show multimediale viene affiancato da eventi dal vivo con rappresentanti di alto profilo del mondo della politica, dell’industria e delle associazioni, così come da informazioni di carattere generale delle associazioni partner.
Obiettivi ambiziosi
L’11 dicembre 2019 la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha presentato il Green Deal. Al centro del programma vi sono due obiettivi principali: primo, l’UE deve raggiungere la neutralità climatica entro il 2050; secondo, entro il 2030 l’UE deve ridurre le emissioni di gas serra del 60% rispetto ai livelli del 1990. Affinché questi ambiziosi obiettivi possano essere raggiunti, è necessario che tutti i settori dell’economia contribuiscano attivamente.
Le soluzioni tecnologiche e i sistemi di riscaldamento che possono dare un importante contributo al raggiungimento di questi obiettivi climatici saranno presentati dai principali produttori nell’ambito di ISH digital 2021. Contemporaneamente l’ISH Technology and Energy Forum illustrerà nel dettaglio l’attuale situazione politica nel settore del riscaldamento.
“Accogliamo con favore il fatto che l’UE faccia progredire la protezione del clima così sistematicamente”, afferma Uwe Glock, Presidente dell’Associazione federale dell’industria tedesca del riscaldamento (BDH). “L’industria del riscaldamento è ‘Green Deal ready’ e può fornire un contributo significativo alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’edilizia”.
Green Deal nel settore edile: necessario trasformare il mix energetico
La BDH ha calcolato che l’attuazione del Green Deal nel settore edile è tecnicamente possibile. La strategia per il raggiungimento degli obiettivi si fonda su tre pilastri; l’utilizzo di moderni sistemi di riscaldamento svolge un ruolo centrale. In Europa più di un impianto di riscaldamento su due è tecnologicamente obsoleto e richiede più energia del necessario. È necessario aumentare in modo significativo il tasso di modernizzazione tecnologica precedente o addirittura raddoppiarlo.
L’industria del riscaldamento offre un’ampia gamma di prodotti. Oltre alla caldaia a condensazione, che nella variante a gas può già utilizzare additivi di idrogeno (H2-ready), sono disponibili pompe di calore, impianti di cogenerazione (CHP) e unità di riscaldamento a celle a combustibile, caldaie a legna e sistemi ibridi, utilizzabili sia negli edifici di nuova costruzione che nel patrimonio edilizio esistente.
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