Milano: aperti per tre giorni gli ex bagni pubblici di Porta Venezia

L’occasione è l’allestimento del progetto artistico “Innamemorabiliamumbum” dell’artista inglese Sarah Lucas, promossa dalla Fondazione Nicola Trussardi e miart. Il progetto dell’allestimento, curato da Massimiliano Gioni e Vincenzo de Bellis, è stato pensato appositamente per i suggestivi spazi dell’Albergo Diurno Venezia, gli ex bagni pubblici di Milano situati in piazza Oberdan, vicino a Porta Venezia. Il primo progetto site-specific di arte contemporanea che l’Albergo ospita.

L’Albergo Diurno, progettato da Piero Portaluppi nel 1925, ha una superficie di 1.200 metri quadrati, un‘altezza di circa 3 metri e 30. È composto da 6 bagni di lusso, 30 promiscui con vasche da bagno e docce, e da un salone in cui sono allestiti spazi destinati a servizi di manicure, pedicure e parrucchiere. Questo luogo, per anni, è stato un punto di riferimento e di passaggio non solo per i visitatori della città, ma anche per i milanesi che non avevano il bagno in casa. Gli ex bagni, di proprietà del Comune di Milano fin dalla nascita, sono stati sempre affidati in concessione a consorzi privati fino alla loro chiusura definitiva nel 1985, eccezion fata per il parrucchiere che ha resistito fino al 2006. Le sorti degli ex bagni milanesi cambiano lo scorso anno, quando il FAI ha firmato una convenzione con il Comune di Milano impegnandosi a elaborare e sostenere un progetto di restauro e valorizzazione in vista di una futura riapertura al pubblico della struttura. Come ha spiegato questa mattina il presidente del Fondo Ambiente Italia, infatti, partirà presto un concorso di idee, in collaborazione con un istituto accademico milanese, rivolto a giovani architetti finalizzato alla riprogettazione di questo importante gioiello dell’architettura liberty milanese, per restituire futuro all’Albergo Diurno e l’Albergo Diurno ai milanesi.  

Da oggi fino a domenica, l’Albergo è visitabile su prenotazione clicca qui