Il piatto doccia ha davvero molto da dire come oggetto d’arredo e come manufatto. Abituati a guardarlo dall’alto, spesso ne sottovalutiamo l’importanza e i dettagli, che invece sono preziosi sia dal punto di vista estetico sia funzionale. Perché il piatto doccia è tutto fuorché… piatto!
Lo usiamo con i piedi. Questa è la prima grande differenza tra il piatto doccia e tutti gli altri oggetti che arredano la stanza da bagno: oltre a sorreggerci durante il delicato momento dedicato alla nostra igiene personale, il piatto doccia deve assicurarci, per evitare pericolose scivolate. Il piatto doccia inoltre, per garantire un alto livello di igienicità ai nostri piedi nudi, deve abbattere il proliferare di batteri. Non ultimo, essendo costantemente a contatto con acqua e saponi, deve anche essere facile da pulire e mantenere. Insomma, anche se ai più non sembra, il piatto doccia è un elemento d’arredo necessario e altamente funzionale, oggetto di intensi studi di ricerca orientati a renderlo sicuro, igienico, pratico, e anche leggero, sottile e il più possibile adattabile all’architettura della stanza. Sicuramente è un oggetto “tecnico”, a cui il mondo del design non ha mai rivolto grande attenzione in passato, ma da qualche anno non è più così: per la sua dimensione oltre che per il suo stare costantemente sotto lo sguardo dell’utilizzatore, oggi il piatto doccia risulta essere un oggetto interessante, soprattutto, da decorare.
Ceramica Flaminia, attraverso la lungimiranza del suo Art Director Giulio Cappellini, ha compiuto recentemente un salto qualitativo, che ha interessato il piatto doccia, chiamando Elena Salmistraro a disegnare dei decori che rendessero il “negletto” oggetto, protagonista della stanza da bagno, trasformandolo in un “pezzo potente” in grado di influenzare lo stile di tutti gli altri arredi del bagno. Ispirandosi all’effetto cangiante del Moiré, la designer e creativa ha creato per il piatto doccia CM3 e per la consolle Nuda Flat, il decoro “Tratti”, nella doppia versione Blu e Rossi. Il decoro è composto da una serie di linee sinuose che si sovrappongono in modo armonioso, evocando l’immagine dell’acqua in movimento e da forme che delineano un volto stilizzato. Queste linee, intrecciandosi e talvolta sfumando, sembrano danzare sulla superficie ceramica, creando un’affascinante illusione ottica. La tridimensionalità della texture è ottenuta grazie a un’innovativa tecnica che permette di applicare diversi effetti e combinarli tra loro. Una delle priorità del lavoro di Elena Salmistraro è la ricerca del linguaggio degli oggetti svelando le loro inimmaginabili potenzialità espressive. Per i decori Tratti Rossi e Tratti Blu la sua creatività ha richiamato il movimento delle onde governate dallo sguardo vigile di Poseidone, Dio del Mare.
Elena, il piatto doccia ha una sua geometria, un suo baricentro rappresentato dalla piletta. Cosa ti ha ispirato di questo oggetto, da dove sei partita?
Ceramiche Flaminia mi ha chiamato per un intervento grafico sul piatto doccia perché voleva che diventasse un elemento protagonista della stanza da bagno, un oggetto potente che potesse essere il “pezzo” del bagno in grado di segnare il suo stile. Giulio Cappellini, Art Director di Flaminia, dotato di idee molto coraggiose e all’avanguardia, mi ha proposto di immaginare dei decori sul piatto doccia CM3 di Ceramica Flaminia da utilizzare come se fosse una tela bianca su cui ho cominciato a disegnare ripetutamente delle linee che, piano piano, hanno creato il movimento dell’acqua. Devo aggiungere che a me piacciono molto i personaggi mitologici, per cui, durante il disegno, mi è venuto in mente Poseidone. Continuando a disegnare ho pensato di sovrapporre le righe, una sull’altra, creando un effetto ottico che ricordava il famoso effetto moiré che procura un disturbo dando fastidio alla vista. Alla fine la decorazione è fatta da queste linee che rappresentano il movimento dell’acqua e da un volto stilizzato identificabile con il Dio greco Poseidone. Tutto il decoro è trattato in maniera molto sfumata, senza mai caricare troppo per non aggiungere pesantezza, a cui è stato aggiunto un grip tridimensionale, molto innovativo, che l’azienda sta mettendo a punto. È come una graniglietta applicata che fa da antiscivolo.
Questo è solo uno stralcio dell’articolo pubblicato sul numero #340 del Bagno Oggi e Domani.
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