Oltre il 60% degli italiani ha in programmalavori e migliorie alla propria abitazione per i prossimi 12 mesi. I risultati dell'Osservatorio Casa di Compass
Nell’ultimo anno la casa è diventata sempre più centrale nelle nostre vite. Il 71% degli italiani dichiara di averne riscoperto il valore affettivo con il 62% che intende prendersene più cura rinnovandola e avviando nuovi progetti entro i prossimi 12 mesi. In cima alla lista dei desideri, interventi di efficientamento energetico (30%), lavori di ristrutturazione (20%) e l’adozione di dispositivi ed impianti domotici di nuova generazione (14%), ma c’è anche un 12% che vorrebbe cambiare casa. Una spinta al rinnovamento supportata sicuramente dagli incentivi governativi, ma anche delle soluzioni di credito al consumo a cui pensa di ricorrere oltre il 30% degli italiani per finanziare i propri progetti. Sono questi alcuni dei risultati emersi dall’Osservatorio Casa condotto da Compass – società leader in Italia nel credito al consumo – che, in concomitanza con la settimana del design di Milano, ha monitorato il rapporto degli italiani con la propria abitazione, considerando anche l’impatto del lockdown.
Ma cosa conta veramente per i cittadini? Qual è la il loro concetto di casa ideale post lockdown? Senza dubbio sono diventati irrinunciabili gli spazi esterni, tra gli elementi più ricercati e desiderati. 4 italiani su 10 vorrebbero un’abitazione con più verde e più giardino (nel 2019 era indicato solo dal 29% del campione) e per oltre 6 su 10 avere un contatto con l’ambiente esterno come un balcone, terrazzo, cortile o giardino è diventato un aspetto molto importante. Cresce quindi l’interesse per gli spazi all’aperto, tanto da superare come importanza la cucina, posizionandosi così al secondo posto per citazioni, subito dopo il soggiorno.
Ma la casa ideale è tanto altro e deve soddisfare le necessità di tutti gli inquilini. C’è chi la vorrebbe più grande, green/ecosostenibile, più funzionale, più tecnologica e più moderna, con spazi interni dove raccogliersi e rilassarsi per conto proprio o dove ogni membro della famiglia possa avere un suo spazio riservato. Guardando alle caratteristiche, la casa ideale deve essere accogliente, spaziosa e deve far sentire protetti (indicato dal 46% degli intervistati). In altre parole, il luogo dove vivere i propri ricordi ed esprimere se stessi in totale comfort, piuttosto che un semplice oggetto da esibire.
Che impatto ha avuto il lockdown? Secondo la ricerca di Compass, è proprio cambiato l’atteggiamento degli italiani verso la casa. Nonostante il 77% si dichiari soddisfatto della propria abitazione (dato in stabilità rispetto al passato), il periodo di chiusura forzato è stato per il 66% degli intervistati anche un momento importante di cambiamento e rinnovamento. Quasi un terzo degli italiani ha approfittato del maggior tempo a disposizione per riordinare e riorganizzare gli spazi interni, mentre quasi 2 su 10 si sono, da un lato dedicati all’abbellimento degli spazi esterni, dall’altro hanno realizzato interventi di manutenzione e ristrutturazione che rimandavano da tempo. C’è anche chi si è dedicato allo shopping acquistando nuovi elettrodomestici, oggetti di arredamento o nuovi mobili.
La ricerca di Compass ha analizzato, infine, anche le abitudini ecosostenibili degli italiani legate alla propria abitazione: negli ultimi due anni 6 intervistati su 10 hanno cambiato le lampadine con i LED a basso consumo, il 54% ha sostituito un vecchio elettrodomestico con uno nuovo di classe energetica superiore, il 24% ha dichiarato di avere effettuato interventi di efficientamento agli impianti di riscaldamento o trattamento aria e il 17% ha sostituito gli infissi.
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