I cinque soggetti - “XXL Glow”, “Crisalide in motion”, “Dancing together”, “Flower Clouds” e “Archivio effimero” - sono il risultato di un processo artistico sviluppato in differenti fasi.
Tracce di natura, nell’interior design. La complessità vegetale diventa uno scenario visuale intimo nella collezione Paradise Lost, curata da Lorena d’Ilio per SpaghettiWall. “Il percorso creativo e la ricerca legata a queste carte da parati emergono dall’introspezione, dal senso di relazione spirituale con i fiori, di cui ho sempre amato il profumo, i colori e la pelle. I fiori subiscono passaggi interpretativi, dal fotografico al grafico, al ridisegno, per diventare un decoro ricercato, ma di immediata lettura” racconta la progettista fondatrice del milanese Studio Mamo, che si definisce “pittrice digitale”, oltre a condurre ricerche sui trend, anche cromatici, per l’industria del fashion e dell’arredamento.
I cinque soggetti – “XXL Glow”, “Crisalide in motion”, “Dancing together”, “Flower Clouds” e “Archivio effimero” – sono dunque il risultato di un processo artistico sviluppato in differenti fasi. La prima vede la realizzazione di immagini fotografiche, dove uno zoom d’accento sulla morfologia della flora produce macro emozionanti e particolareggiate. “Come al microscopio osservo la linfa dei fiori e immagino di leggere il loro DNA” commenta Lorena D’Ilio, che procede quindi trasferendo gli scatti nello scenario digitale, con una loro stilizzazione perché “la mia grande paura è che un giorno tutta questa bellezza possa scomparire e da questa suggestione ho dato vita a correlazioni di specie, fiori estinti e decomposti che, attraverso la digitalizzazione mutano e assumono altre forme; si moltiplicano, si modificano in un processo senza fine”.
Qui affiorano, come segni leggeri, le delicate linee di contorno dei petali, ridisegnati, che, nell’ultimo step, vengono rese personali grazie all’introduzione del colore, ora pieno, profondo e vibrante, ora invece punteggiato, a seguire solamente i profili. I pattern, dipinti a mano, sono sofisticati e colti, mentre sprigionano la metafora di un mondo naturale sottoposto a “diverse fasi di osservazione, un momento catturato, delicato e fragile di una vulnerabilità messa in mostra”. Rivestono superfici d’interior e possono essere impiegati per creare intere pareti o pannelli da usare come tele decorative, anche in sovrapposizione tra loro.
La stampa ad altissima risoluzione accentua infine l’intensità delle texture progettate da Lorena D’Ilio per SpaghettiWall, personalizzabili in una selezione di varianti colore e disponibili su supporti con proprietà differenti, per applicazione in differenti tipologie di spazi, anche a diretto contatto con l’acqua.
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