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Piastrelle di ceramica 2013: bene l’export, male l’Italia

In occasione della conferenza stampa pre natalizia, Confindustria Ceramica ha illustrato i dati di mercato del settore ceramico 2013. In sintesi: sono stati venduti 392 milioni di metri quadrati di ceramiche da rivestimento (+1%), buoni i risultati sul fronte export (+3,1%) ma negativi sul fronte Italia (-5,4%), buona invece la prospettiva di crescita per il 2014

Se il 2013 rappresenta per il settore delle piastrelle e delle ceramiche da rivestimento il punto minimo della congiuntura, il 2014 rappresenterà secondo i dati di Confindustria Ceramica (messi a punto in collaborazione con Prometeia, Cresme e Banca Popolare dell’Emilia Romagna) quello della ripresa, pur lenta, a causa di una problematica situazione in tema di competitività all’interno del tessuto economico italiano.

Nel 2013 infatti l’industria italiana delle ceramiche ha registrato un +3,1% rispetto al 2012 nelle esportazioni: 300 milioni di metri quadrati di piastrelle di cui solo poco meno di 90 assorbite dal mercato italiano. Nell’anno la produzione ha raggiunto quota 355 milioni di metri quadrati (-3,3%) mentre si è assistito ad un destoccaggio di prodotti per 15 milioni di metri quadrati. Più positivi i dati relativi ai mercati esteri: l’area Nafta ha registrato +12,5%, il Golfo +11,7, il Far East +11,9.
E mentre l’Europa Occidentale risulta da tempo in totale stand by, quella Orientale segna un +4,5%.

Si vedrà un po’ di luce a quanto pare nel 2014, dove per l’Italia sono previste vendite totali in crescita del +1,6%, superato da un +2,4% all’estero. La produzione ritorna, dopo un biennio, in campo positivo con un +1,2%. Bene le esportazioni previste nelle aree obiettivo: +0,5% in Europa Occidentale, +0,9% nei Balcani, +2% nell’Europa Orientale, e crescita compresa tra il +3 e il +4% in tutti gli altri continenti. Spiccherà il volo l’area Nafta trainata dagli Stati Uniti, per cui è previsto un +8%.