L'architettura risponde a bisogni di organizzazione dello spazio, il design fa un passo avanti incontrando i bisogni della persona e mette a sua disposizione gli strumenti utili a compiere riti quotidiani ed essenziali.
Il secondo articolo di questa rubrica dedicata alla progettazione della stanza da bagno è dedicato al design all’interno della stanza da bagno. Il lavoro dell’architetto, in questo caso, è affiancato da quello del designer al quale non si sovrappone, ma con cui spesso si intreccia e in alcuni casi si scambia. L’articolo di Aldo De Vivo.
La progettazione architettonica tiene insieme più elementi, dall’organizzazione spaziale all’allestimento degli ambienti: quest’ultimo aspetto dell’elaborazione compositiva non ha un carattere successivo né secondario, ma rientra nella composizione in forma di prolungamento progettuale. Concepire uno spazio vuol dire definirlo nella sua completezza e, quindi, significa tenere conto dell’ingombro dimensionale degli arredi dell’abitazione e considerare le loro espressioni stilistiche in relazione all’ambiente di cui fanno parte. Nel numero precedente abbiamo rivolto l’attenzione allo spazio e alle sue possibili trasformazioni, adesso ci orientiamo verso i prodotti che arredano il bagno e diamo l’avvio al dialogo tra l’architetto e il designer, tra due figure professionali complementari, profondamente dipendenti l’una dall’altra, che operano in contesti simili ma differenti. Se l’architetto è il professionista che interpreta i modi di vivere e di abitare, il designer è colui che intuisce un bisogno e lo trasforma in oggetto attraverso la “riduzione” qualitativa che non comprende solo valori estetici e funzionali, ma anche la facilità di utilizzo, la durevolezza e l’attenzione alla sostenibilità.
L’obiettivo è quello di allargare il campo della progettazione coinvolgendo all’interno dell’elaborazione compositiva il ruolo e il significato del design e quanto il design stesso abbia cambiato e migliorato la nostra abitazione e, quindi, la stanza da bagno. La seguente narrazione è una ricerca, priva di propositi di compiutezza, sul mondo del design e sul valore degli oggetti, a partire dal significato stesso del termine: dal latino obiectum, letteralmente “gettato davanti a, gettato contro”, una etimologia che ne conferma l’attitudine all’interrelazione. L’articolo è arricchito dalla lettura analitica di alcuni prodotti per il bagno, scelti tra innumerevoli esempi ugualmente efficaci, ed è, in parte, il risultato di una chiacchierata con Oscar G. Colli, voce autorevole del mondo del design e membro dell’ADI-Desisgn-Index.
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