I progetti di Francesco Meneghello, classe 1990, nascono da una visione creativa che intreccia diversi alfabeti visivi compresi tra l'arte e il design, spesso infinitamente vicini anche ai codici rarefatti della moda.
Francesco Meneghello firma un progetto visionario in un loft londinese. Archeologia industriale e art design contemporaneo si intersecano liberamente in questo interno inglese.
I progetti di Francesco Meneghello, classe 1990, nascono da una visione creativa che intreccia diversi alfabeti visivi compresi tra l’arte e il design, spesso infinitamente vicini anche ai codici rarefatti della moda.
Questo spazio grezzo e brutale è scolpito da luci e da ombre. Il living è uno spazio aperto, illuminato dalle grandi vetrate industriali. La scelta di disporre gli arredi lungo un’ideale asse centrale organizza naturalmente lo spazio creando una ordinata continuità visiva. Il grande divano componibile anni ’70 dalla linea curva avvolge l’area lounge introducendo il senso di una dimensione più intima.
Nella spaziosa dressing room, ispirata all’atmosfera delle boutique d’avanguardia berlinesi, l’outfit è esposto come in una vetrina e diventa protagonista della mise-en-scène, circondato da espositori dall’accento retrò ed arredi futuristici. Ancora una volta si racconta e una visione domestica che attinge al concept museale nella ricerca di asimmetrie, di pieni e vuoti, di riflessi e trasparenze.
In un curioso gioco creativo che ama i contrasti, all’immagine razionale del letto si contrappone il lavabo in marmo che introduce alla stanza da bagno en-suite: un oggetto materico e iper espressivo ricavato da un blocco di pietra grezza “per forza di levare”.
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