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PROJECT meets WELLNESS #325 | Benessere in sicurezza

I luoghi del benessere, se opportunamente progettati, garantiscono un’esperienza rigenerante, minimizzando ogni rischio. L'articolo sul Bagno Oggi e Domani #325

In un tempo così difficile come quello che stiamo attraversando, ci siamo chiesti in che modo possa essere possibile utilizzare spazi condivisi, come quelli dei centri benessere. Eppure, proprio questi luoghi, se opportunamente progettati, garantiscono un’esperienza rigenerante, minimizzando ogni rischio.

Qui di seguito un breve stralcio dell’articolo pubblicato sul numero 325 del Bagno Oggi e Domani CLICCA QUI PER LEGGERLO SULLO SFOGLIABILE

È il Lefay Resort & SPA Dolomiti immerso nel paesaggio spettacolare delle Dolomiti, progettato da Alberto Apostoli che con i suoi 5000 mq. di spa, costituisce un esempio eccellente di luogo sicuro, grazie a un sistema di purificazione dell’aria che consente di godere di un’esperienza di benessere totalizzante, in perfetta sicurezza. Ampie vetrate e materiali naturali che creano un’osmosi tra spazi interni ed esterni, il Lefay Resort & SPA Dolomiti è uddiviso su tre livelli, con diverse tipologie di saune, fitoterapie e aromaterapie, trattamenti ispirati alla natura alpina. A raccontarci il progetto e a parlarci di sicurezza è Alberto Apostoli, Architetto e fondatore dello Studio Apostoli, specializzato in molteplici declinazioni di wellness.

La pandemia ci ha spinti a ripensare all’utilizzo degli spazi, dagli ambienti domestici a quelli condivisi. In che modo possiamo utilizzare in sicurezza, le strutture destinate all’ospitalità e al benessere?

“Le precauzioni fornite in tutta la prima fase della pandemia, si sono concentrate sulla pulizia, dal lavaggio delle mani alle superfici. Si tratta indubbiamente di pratiche corrette, ma il virus  è volatile e le misure da prendere dovrebbero concentrarsi soprattutto sui trattamenti dell’aria e quindi sull’impiantistica. Gli aerei, ad esempio, possono permettersi un maggior numero di viaggiatori rispetto ad altri mezzi di trasporto, perchè l’aria di mandata proviene dal soffitto, mentre quella di ripresa è risucchiata dal pavimento. In questo modo, non respiriamo l’aria di altri passeggeri ed evitiamo a eventuali virus di circolare. Negli ambienti al chiuso, per minimizzare i rischi, è quindi fondamentale intervenire sulla gestione dell’area, anche se al momento, purtroppo, nessuna normativa pone degli obblighi. Eppure, se ci fossero degli adeguamenti tecnici, sarebbe possibile aprire in sicurezza tantissime strutture, incluse quelle benessere che sono molto richieste, soprattutto per il bisogno crescente di relax che avvertono in tanti, proprio in una fase così difficile come questa”.