Cecilie Manz, classe 1972, rappresenta la nuova generazione del design danese. Minimalista, fuor di dubbio, ma anche sorprendentemente poetico. Nell’atelier dei suoi genitori, entrambi ceramisti, Cecilie da giovanissima ha cominciato a lavorare la creta, e a far lavorare la fantasia. «I miei genitori mi hanno trasmesso la sensibilità verso i materiali, l’attenzione ai dettagli, e l’esigenza di vivere secondo la propria passione». Dopo il diploma, nel 1997, presso l’Accademia reale delle belle arti di Danimarca, Cecilie ha frequentato per un anno l’Università di Aalto, scuola d’arte, design e architettura di Helsinki, in Finlandia, prima di fondare, nel 1998, il suo studio, Manz Lab, nel cuore di Copenaghen
Qui Cecilie Manz disegna mobili, bicchieri lampade, e prodotti correlati, soprattutto per la casa. E lo stile nordico tipico della designer anche le sue collezioni per l’arredobagno, come quelle disegnate per Duravit. Oltre a ciò, sono noti i suoi prototipi sperimentali e altri pezzi unici scultorei.
“Io vedo tutti i miei lavori come frammenti di una sola, grande, storia in corso, dove i progetti sono spesso collegati o correlati in termini di idea, materiali ed estetica, nel tempo e nella funzione.
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