Un progetto in continuità di linguaggio che oggi ha trovato il suo completamento.
Nel 2022 QuadroDesign affidava a studio wok la ristrutturazione di uffici e showroom dell’headquarters di San Maurizio d’Opaglio (Novara); nel 2024 un secondo intervento, che comprende spazi aperti e il recupero di una cabina elettrica. Un progetto in continuità di linguaggio che oggi ha trovato il suo completamento.
Sintesi progettuale
Il progetto è localizzato nei pressi del Lago D’Orta, all’interno della sede dell’azienda di rubinetterie QuadroDesign; l’intervento – affidato sempre a studio wok – ha compreso il ri-disegno del giardino e il recupero di una vecchia cabina elettrica presente all’interno della proprietà e rappresenta il secondo step di lavori, successivo al restyling degli uffici e dello showroom, avvenuti nel 2022.
Un progetto che nasce dalla volontà di QuadroDesign di aggiungere alla proprietà nuovi spazi che potessero avere un uso flessibile e dinamico, utilizzabili sia dalla famiglia Magistro (Enrico e Elena sono la seconda generazione, ora a guidare l’azienda), sia per fini commerciali o come residenza d’artista.
Un plateau di cemento identifica una sorta di piazza pubblica dalla quale emergono 3 volumi che definiscono, in maniera labile e flessibile, diversi possibili modi di uso dello spazio: la cabina, il pergolato e la piscina. Il recupero e riuso della cabina elettrica abbandonata, data la sua forma inusuale per uno spazio abitato, diventa occasione di sperimentazione spaziale; il piano terra è in diretta connessione con l’esterno, con una serie di serramenti scorrevoli esterni metallici a gestirne la transizione.
L’interno accoglie alcune funzioni tecniche, come un bagno e una mini cucina, utilizzabili anche come appoggio per le funzioni svolte all’aperto. L’edificio diventa così un piccolo attivatore degli spazi aperti dell’azienda.
La verticalità viene sfruttata grazie ai due soppalchi, collegati tra di loro da un sistema di scale metalliche. Il primo, più generoso, è realizzato in legno naturale e può accogliere un letto, mentre il secondo recupera e addomestica un solaio in cemento esistente e può essere utilizzato come un luogo raccolto a diretto contatto con la luce della finestra posta in prossimità della copertura.
Le scelte materiche e cromatiche sono volte alla creazione di uno spazio neutro e assoluto, quasi sacro. Non ci sono colori e i materiali sono lasciati con la loro cromia naturale, inondati dalla luce.
Il pergolato si pone sul limite del plateau in cemento, perpendicolare alla cabina; è realizzato con profili tubolari in acciaio zincato, disposti su 5 campate con passo regolare di 2,6 m. Le prime due campate possono ospitare una zona lounge o pranzo, mentre un lungo bancone cucina, realizzato su misura in pietra e lamiera, occupa altre due campate ed è protetto da un leggero tetto di lamiera ondulata.
A completare l’intervento e a definirne il confine troviamo una piccola piscina, che viene semi incassata nel terreno per emergere dalla pavimentazione in cemento come un volume monolitico in pietra antracite (a richiamare il volume della cucina) e diventare una grande seduta.
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