Ottolungo è un radiatore che è una sorta di colonna binata, fusa in un solo elemento, che misura l’ambiente in altezza e lo caratterizza con il gioco di ombre che la sua forma genera sulla parete di fondo. Le due texture 1000 righe e 100 righe interpretano invece la tecnica dello scavo della superficie piana, per formare scanalature verticali concave
Si inaugura una nuova collaborazione con gli architetti Gabriele e Oscar Buratti dello studio Buratti Architetti, che segna un’ulteriore fase di crescita per Caleido, in cui il lavoro di ricerca e sperimentazione, associato a funzionalità ed estetica, trasforma in realtà la visione comune dell’azienda e dei designer. Dichiarano gli architetti: “Per la sua dimensione e la relativa presenza fisica nell’ambiente interno, il radiatore rimane uno degli elementi fondamentali dello spazio e del suo arredo. Molti sono i tentativi di nasconderlo, integrandolo nelle pareti, ed altri sono quelli di esaltarlo come presenza tendenzialmente “artistica”. Con questa nuova collaborazione con Caleido, la nostra riflessione è stata quella di pensare il radiatore come un dettaglio di design e carattere, un oggetto da far dialogare con quinte, aperture e luce, materia e colore.”
Ottolungo
La proporzione dello spazio e la sua tettonica strutturale e compositiva sono i temi che hanno generato il progetto di Ottolungo, radiatore che è una sorta di colonna binata, fusa in un solo elemento, che misura l’ambiente in altezza e lo caratterizza con il gioco di ombre che la sua forma genera sulla parete di fondo. Ottolungo è un oggetto morbido, femminile nelle forme, essenziale ed elegante; un’originale interpretazione del radiatore che diventa colonna architettonica dello spazio abitativo. Le diverse misure in altezza, la possibilità di essere fissato sia a parete che essere free-standing, il funzionamento idraulico o elettrico, consentono un uso diversificato del prodotto; un sistema di aggancio a scorrimento sul retro consente l’inserimento di vari accessori, come portasciugamani e appendiabiti, posizionati a diverse altezze.
1000 righe, 100 righe
Gabriele e Oscar Buratti sono partiti dal concetto di luce, intesa come materia stessa del progetto architettonico nel momento in cui incontra una superficie, riuscendo a generare riflessi, ombre e disegni inaspettati. Il risultato finale è una nuova concezione di radiatore, con una trama tridimensionale che può reagire con la luce, in particolare con la sua direzione di arrivo, che cambia naturalmente durante l’arco della giornata. Le due texture, 1000 righe e 100 righe, interpretano la tecnica dello scavo della superficie piana, per formare scanalature verticali concave: la prima si presenta con un passo molto fitto e ripetitivo, mentre la seconda si ammorbidisce e traccia un ritmo più leggero ed arioso. Previsti in diverse misure, sia verticali che orizzontali, possono essere usati sia singolarmente che mixati tra loro, con ritmi alternati, per comporre pannelli radianti eleganti e ricercati, creando così una nuova tipologia di radiatore, dotato di forte personalità.
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