Mobili di origine italiana certificata: Scavolini da oggi può certificare l’italianità dei suoi prodotti per l’arredo con la certificazione Made in Italy, rilasciata in esclusiva da Cosmob e Catas, i due più importanti laboratori di prova e certificazione per il legno-arredo in Italia.
Scavolini ottiene la certificazione di origine italiana del mobile, che si basa sulla norma UNI 11674 – del 2017 e risponde alle esigenze di tutela del mercato di disporre di requisiti oggettivi e verificabili in base a cui poter dichiarare l’origine italiana del prodotto d’arredo. La Certificazione Made in Italy si aggiunge agli altri riconoscimenti ricevuti da Scavolini, la certificazione del Sistema Qualità, basato sulla norma UNI EN ISO 9001 ricevuta già nel 1996 per il settore cucina – poi costantemente aggiornata secondo regole precise di sorveglianza e rinnovo – e nel 2012 anche per il settore arredo bagno e arredo living. L’azienda ha anche ottenutole certificazioni ISO 14001 sul sistema di Gestione Ambientale e OHSAS 18001 sui Sistemi di Gestione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro.
Fabiana Scavolini, Amministratore Delegato Scavolini, commenta così la notizia: “Siamo particolarmente orgogliosi di essere i portabandiera del Made in Italy contribuendo a valorizzare lo stile italiano nel mondo. Da oltre 50 anni siamo punto di riferimento per le cucine e negli anni recenti abbiamo esteso la nostra leadership anche all’arredo bagno e alla zona giorno. Tra gli elementi che hanno decretato il nostro successo, la qualità del prodotto è senza dubbio uno dei principali: un aspetto di primaria importanza che portiamo avanti con grandissimo impegno quotidiano attraverso una filiera produttiva rigidamente controllata, la scelta di materiali affidabili, robusti e dal design che dura nel tempo.”
Per il raggiungimento della certificazione la norma prevede la necessità di soddisfare due tipologie di requisiti: requisiti di processo e requisiti di prodotto. Per soddisfare i requisiti di processo occorre che la produzione sia italiana, cioè che le fasi significative del processo (le lavorazioni per fabbricare i semilavorati e il prodotto finito, l’assemblaggio finale e il confezionamento) siano svolte sul territorio italiano. I requisiti di prodotto riguardano invece le prestazioni del prodotto, che prevedono la necessità di soddisfare requisiti di sicurezza, di resistenza e di durabilità, in accordo alle norme tecniche pertinenti.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere