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Speciale Cersaie 2024 parte #2: intervista ad Angelo Dall’Aglio e anteprima fiera

Fiera d’innovazione della ceramica e dell'arredobagno, Cersaie è anche un punto di incontro tra cultura, architettura e business. Con una nuova visione olistica sempre più orientata al futuro, la fiera coinvolge tutte le figure chiave del settore dell'architettura e della progettazione dell'ambiente bagno. Da qualche edizione, Cersaie offre anche uno sguardo più colto e ampio sulle nuove dinamiche dell’abitare urbano, come ci spiega il Direttore operativo Angelo Dall’Aglio

L o spazio architettonico in relazione alle persone: ecco il concept della nuova visione del Cersaie 2024, espressa nel manifesto Space for Architectural Design. A spiegarcene i dettagli su questo numero è Angelo Dall’Aglio, Direttore Operativo della fiera. “Cersaie ha iniziato 3 anni fa a parlare di spazio architettonico – fa notare Dall’Aglio – un concetto olistico che va oltre il prodotto e abbraccia la filosofia dell’abitare urbano. Si parla sempre di più della connessione tra volumi e tempo: questo approccio include aspetti sociali, progettazione consapevole, sostenibilità e in generale una visione urbanistica. Non a caso quest’anno sarà ospite Riken Yamamoto, vincitore del premio Pritzer 2024 e tredicesimo Premio Pritzker presente al Cersaie”.

Direttore Dall’Aglio, la fiera come esplica questa nuova visione?

Decliniamo questo concetto nei vari ambiti, a partire dalle conferenze che si terranno nel quadriportico, chiamato The Square, così abbiamo deciso di battezzare lo spazio, ispirato all’architettura bolognese, con un rimando grafico ai portici, progettato da Dario Curatolo. Questo spazio sarà il “cervello pensante del Cersaie”: un centro di aggregazione culturale e informativo, con conferenze a tema, un auditorium da 200 posti, una libreria per gli architetti, uno spazio ADI, un lounge bar e Radio 24 che trasmetterà live.

L’approfondimento culturale è volano dell’evoluzione di una fiera?

Cersaie si conferma una fiera business oriented, ma si distingue come piattaforma culturale. La cultura è funzionale al business perchè aiuta a comprendere i trend e le direzioni future del mercato, soprattutto a livello internazionale. Basti pensare alla ceramica: sempre più orientata verso l’esterno, richiede una visione progettuale su scala urbana. Oggi la percezione dell’esterno ci ha fatto abbattere fisicamente e concettualmente dei muri, modificando la vita in-out. La partecipazione emotiva e di coscienza porta ad aprire gli spazi con necessità progettuali nuove.

Cosa troverà il visitatore in fiera?

Un Cersaie pimpante, che conferma i dati del 2023. Il settore del bagno occupa oltre il 15% dei settori espositivi ed è sempre più internazionale. Ci aspettiamo anche un aumento dei visitatori, con un’approssimazione sempre più vicina al 2019.

Come dialogheranno tra di loro i due settori, rivestimenti e arredobagno?

Il layout di quest’anno ricalca quello del 2023, con corridoi più stretti per far fronte alle numerose richieste e un mix che comprende anche superfici non ceramiche, ampliando le opportunità per architetti e progettisti. L’anno prossimo valuteremo ulteriori modifiche per soddisfare le crescenti esigenze delle aziende, soprattutto nell’arredobagno.

Per i visitatori, quali sono i padiglioni da segnalare perchè rappresentano meglio l’integrazione tra le varie categorie?

In tutta la fiera vengono declinati tali concetti in particolar modo storicamente al pad 22. Aggiungo inoltre che la stampa manterrà il suo spazio tra il 29 e il 30 in uno spazio rivisto sia in chiave funzionale sia estetico. In galleria 21/22 si creerà un nuovo format, dedicato sia a convegni con crediti per ingegneri, sia nelle ultime due giornate al Career day: le aziende incontrano sia laureati sia diplomati . Tra il pad. 37 e il pad. 32, infine, ci sarà Il Bagno in Posa, un padiglione di vetro riservato a dimostrazioni concrete di prodotti per la posa e alle lezioni dei tutori di livello internazionale.

Attività empiriche e culturali a tutto tondo quindi…

Cersaie declina il target come un palinsesto multicanale: Cersaie Business, ad esempio, realizzato in collaborazione con ICE, offrirà a selezionate aziende, la possibilità di incontrare delegazioni internazionali di operatori tra architetti, contractors ed investitori. A cersaie arriveranno oltre 125 delegati internazionali. Giovedì, invece, ci sarà la serata Cersaie a Palazzo Bevilacqua, storico palazzo e unico bugnato nel centro di Bologna. Quest’anno ADI Ceramics & Bathroom Design Award celebra i 10 anni e Adi avrà massima visibilità con il suo stand presso The Square. Dopo il Cersaie, l’Adi Museum ospiterà per un mese la mostra “Il design della filiera”, dove andranno in scena anche i prodotti e le aziende premiate negli anni.

Per chiudere, che cosa rappresenta per lei la nomina di Augusto Ciarrocchi come Presidente di Confidustria Ceramica, primo Presidente proveniente dal settore della ceramica sanitaria. Può cambiare la visione della fiera?

Questa nomina riflette la nuova visione olistica che vede l’evento fieristico come un unicum. È un altro passo importante verso un approccio più olistico e sinergico a cui aspiriamo, ideale per raggiungere obiettivi duraturi e sostenibili.

SUL NUMERO #345 È POSSIBILE POI SCOPRIRE LE ANTEPRIMA DELLE NOVITà DELLE AZIENDE PRESENTI A CERSAIE 2024.