La famiglia Bruzzone ha chiesto aiuto a TECE per la realizzazione della climatizzazione delle serre, dove il basilico nasce e cresce, pronto per diventare l’"oro verde” di Genova. Così è stato scelto il sistema TECEfloor.
Il pesto di Pra’ è un’eccellenza gastronomica italiana, una storia di famiglia lunga quasi 2 secoli. Sin dai primi del ‘900, la famiglia Bruzzone si specializza infatti nella coltura in serra, fino a diventare una delle principali produttrici di Basilico a Pra’, una terra sospesa tra cielo e mare, sulla riviera ligure. Nel 2003 nasce l’attività di trasformazione del basilico in Pesto genovese, con pochi semplici passaggi in grado di garantire la sua rinomata qualità: il basilico, una volta pronto, viene tagliato e portato in laboratorio, dove diventa la materia prima, insieme agli altri noti ingredienti, della famosa “ricetta” conosciuta in tutto il mondo.
Negli anni, l’Azienda della famiglia Bruzzone ha realizzato importanti ristrutturazioni dei locali produttivi, dotandoli di tecnologie innovative specifiche per l’attività di coltivazione del basilico nelle serre e di produzione del Pesto, al fine di migliorare la qualità del prodotto. Hanno potuto in questo modo ottimizzare la produzione e al tempo stesso garantire un basilico naturale, combattendo il possibile insorgere di fitopatologie nel modo più ecologico e in un ambiente controllato.In uno di questi passaggi, hanno chiesto il supporto a TECE per la realizzazione della climatizzazione delle serre, dove il basilico nasce e cresce, pronto per diventare l’”oro verde” di Genova. Così è stato scelto il sistema TECEfloor.
“Sono stati scelti i materiali TECE per la qualità consolidata del prodotto e prevendita costante dei funzionari TECE dalla progettazione, al cantiere, al collaudo. Per la realizzazione delle serre è stato utilizzato un pannello Speedy 30 con uno spessore di isolamento adeguato, al fine di ridurre al massimo le dispersioni termiche verso il basso garantendo, quindi, una maggiore efficienza dell’impianto. Il tubo è un Pe-Xc a 5 strati con reticolazione elettronica, dotato di barriera all’ossigeno posta tra due strati di polietilene per proteggerlo da eventuali abrasioni che possono presentarsi in fase di installazione. D’accordo con l’ufficio tecnico TECE, che ha seguito il progetto in tutte le varie fasi, è stato scelto il passo 10 in modo da ottimizzare i consumi energetici e permettere all’impianto di soddisfare le necessità della produzione. I collettori in acciaio inox con misuratori di portata, come indicato dalla norma UNI EN 1264, aiutano a bilanciare in modo ottimale la porta d’acqua nell’impianto e, quindi, migliorano l’irraggiamento del calore”, racconta l’installatore Matteo Scapazzoni, che ha seguito i lavori di ristrutturazione che hanno interessato le serre.
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